Il comune di Noto si estende, trenta chilometri a sud di Siracusa, sulle ultime propaggini della catena degli Iblei prima della zona costiera.

Nel suo territorio scorrono 4 fiumi: il Tellaro, sorge nel territorio di Ragusa e, dopo aver attraversato per chilometri le aree più incontaminate e selvagge del territorio netino, sfocia, nei pressi di Eloro nella spiaggia detta del Tellaro; l’Asinaro, nasce pochi chilometri a nord di Noto Antica e scorre nei pressi sia della vecchia che della nuova città; lungo la piana costiera dove sfocia, si svolse la famosa battaglia tra Ateniesi e Siracusani che vide la sconfitta dei primi e segnò l’inizio del declino di Atene, che di lì a poco perse anche la Guerra del Peloponneso. Il Cassibile, nasce nei pressi di Bauli, nel suo tratto mediano prende il nome di Manghisi, e successivamente attraversa il maestoso canyon della Riserva naturale orientata Cavagrande del Cassibile; il Gioi che nasce presso il Monte Finocchito. Il centro urbano è situato pochi chilometri nell’entroterra e domina il paesaggio dell’omonimo golfo, delimitato da Capo Passero a sud ed a nord dalla penisola della Maddalena. L’aspetto dell’agro netino è caratterizzato in prevalenza dalla macchia mediterranea, dagli uliveti e mandorleti in zona collinare, dai vasti agrumeti e vigneti nella piana di San Paolo, mentre in montagna, ampi pascoli si alternano a tracce di macchia mediterranea, con secolari lauri, querce, frassini e lecci. La conformazione del territorio ha permesso un più ampio sviluppo dell’agricoltura a sud e dell’allevamento a nord. Di grande interesse paesaggistico e naturalistico è poi la Riserva Naturale di Vendicari, ubicata nella campagna tra Noto e Pachino, caratterizzata da una rigogliosa macchia mediterranea, luogo di sosta e nidificazione per volatili stanziali e migratori: vi si possono vedere, fra le numerose specie presenti, fenicotteri, cicogne ed aironi.