Identità Belmonte Mezzagno

Amministrazione

SINDACO

Pizzo Salvatore

In carica dal: 13/06/2017

Deleghe:

Competenze nelle materie non delegate agli Assessori

Sito istituzionale

www.comune.belmonte.pa.it

Gaetana Saletta

Deleghe:

Vice Sindaco – Servizi Sociali – Servizio Civile – Politiche giovanili e del Lavoro – Sanità – Pari Opportunità

Med. Giuseppe Dragotto

Deleghe:

Pubblica Istruzione – Protezione Civile – Polizia Municipale – Edilizia Scolastica – Beni Culturali – Valorizzazione Patrimonio Artistico – Affari Legali – Comunicazioni Istituzionali

Rag. Maurizio Guccione

Deleghe:

Igiene Ambientale – Servizi a Rete e Cimiteriali – Turismo – Attività Culturali e Ricreative – Gestione Impianti Sportivi – Viabilità e Servizi Manutentivi

Giovanni Allotta

Deleghe:

Bilancio e Tributi – Politiche del Personale – Attività Produttive, Patrimonio – Gestione Fondi Extra Comunali – Controllo, Coordinamento e Verifica della Realizzazione dell’Attività Progettuale ed Amministrativa del Comune

Belmonte Mezzagno, Liutai, ricami, miele e musica

È stato recentemente recuperato alla fruizione pubblica lo Stagnone, nella via omonima (nei pressi della Matrice), edificio settecentesco progettato da Giovanni Battista La Licata, più conosciuto come fra’ Felice da Palermo, allievo dell’architetto Venanzio Marvuglia. Accurata opera idraulica, ha una pianta rettangolare suddivisa da archi che sorreggono la volta “dammusata”.

Questo grande spazio è sotterraneo, vi si accede da una comoda scala in ferro, e può ospitare mostre e convegni. Parte dei suoi locali sarà dedicata al Museo dell’Acqua “Paolo Borsellino”.

Le origini degli insediamenti abitativi nella zona si vuole risalgano al XIII secolo, quando il territorio ospitava un caseggiato rurale abitato da contadini al servizio di nobili proprietari feudali. Nel Cinquecento il feudo fu trasformato in baronia sotto la guida della nobile famiglia Afflitto. Nel corso del XVII secolo gli Afflitto cedettero il possedimento, diventato intanto principato di Belmonte, alla famiglia Ventimiglia; fu proprio un esponente di quest’ultima, Giuseppe Emanuele Ventimiglia, che nel 1752 ottenne la Licentia Populandi, la concessione regia che permetteva di trasformare un feudo in comune. Tra gli altri avvenimenti degni di nota del passato locale è sicuramente da segnalare la partecipazione di Belmonte Mezzagno alle vicende risorgimentali. Nel maggio del 1849, qui prese piede una celebre insurrezione antiborbonica, tragicamente sedata nel sangue: l’esercito distrusse il paese, fucilando in piazza tutti coloro che avevano preso parte ai moti. Il risentimento nutrito verso i Borbone spinse i belmontesi, qualche decennio dopo, ad accogliere e sostenere con uomini e mezzi la Campagna dei Mille. Nel corso della prima metà del Novecento, la zona conobbe una forte depressione economica che spinse molti abitanti ad emigrare. La ripresa, trainata dal settore edile favorito a sua volta dalla vicinanza al capoluogo, si ebbe a partire dagli anni Sessanta.

Risale alla fiorente epoca dei Ventimiglia la costruzione della Casina del Principe, di cui restano solo i ruderi, ed il grande serbatoio per la raccolta delle acque piovane, chiamato stagnone, splendido esempio di ingegneria idraulica del Settecento. Il principale monumento di Belmonte è tuttavia la chiesa madre, intitolata al Santissimo Crocifisso, patrono del paese, edificata nel XVIII secolo. La costruzione insiste sulla piazza principale del paese ed ha come scenografia la cornice montagnosa che si innalza alle sue spalle. Il grande crocefisso intagliato in legno di cipresso, che domina l’altare maggiore, è un dono dello stesso principe Giuseppe Emanuele Ventimiglia. Di notevole pregio sono anche la doppia scalinata, ispirata ad un modello tardo-barocco, ed i due altari laterali, arricchiti da due grandi tele attribuite al pittore Pietro Novelli e raffiguranti Santa Rosalia e la Sacra Famiglia.

Oggi l’economia locale si basa prevalentemente su agricoltura e pastorizia. Le coltivazioni più diffuse sono mandorle, fichi d’India, agrumi ed olive; l’olio è particolarmente rinomato. Anche i prodotti caseari, in particolare i gustosi formaggi, hanno un peso notevole nelle produzioni alimentari locali. La presenza di un consistente allevamento di api, inoltre, ha reso il miele belmontese molto celebre. Nel centro cittadino è possibile ammirare i prodotti dell’artigiano locale: qui si trovano antiche botteghe dedite alla lavorazione del ferro e del marmo; un noto maestro liutaio crea violini con un’originale tecnica di fabbricazione e le belmontesi sono note per i ricami realizzati con il tradizionale metodo, denominato “settecento siciliano”, e per i lavori all’uncinetto.

in aggiornamento

Musica – Belmonte Mezzagno è terra di musicisti: il paese ospita un’importante scuola di musica e vanta due bande, un tempo accompagnate dalle esibizioni dei due storici gruppi di majorette, le Verdiane e le Belmontesine.

Biblioteche – Biblioteca comunale Giovanni Falcone, con sede in via John Kennedy

Cinema – Belmonte Mezzagno ha ospitato il set di alcuni importanti film: Pietro Germi nel 1953 ha girato il film Gelosia con Erno Crisa e Marisa Belli, tratto dal romanzo Il marchese di Roccaverdina; Alberto Lattuada nel 1962 ha girato il film Mafioso con Alberto Sordi e Norma Bengell.

Sacro e Profano – La chiesa è lo scenario principale della maggiore manifestazione religiosa di Belmonte Mezzagno, quella patronale dedicata al Santissimo Crocifisso, che si svolge ogni seconda domenica di settembre. Il Venerdì Santo si celebra invece la processione del simulacro del Crocifisso, accompagnato dalla statua dell’Immacolata, con la sfilata delle antiche confraternite. Il giorno di Pasqua Belmonte Mezzagno diventa la cornice di una suggestiva manifestazione: nella piazza principale si svolge infatti il rituale Incontro tra la Beata Vergine ed il Cristo Risorto. Le due statue escono dalla chiesa madre del Santissimo Crocifisso portate in spalla dalle congregazioni religiose, presenti sul territorio belmontese sin dal 1810, e vengono “lanciate” in una corsa per le vie cittadine. La Madonna porta, in segno di lutto, un cupo mantello nero che abbandonerà solo dopo l’incontro, appunto, con il figlio risorto, scoprendo il tradizionale mantello azzurro. Il solenne momento è sottolineato dal suono festante delle campane e dai giochi pirotecnici. Per l’occasione i bambini belmontesi si travestono da Santi od angioletti. Numerose associazioni culturali e sportive animano, durante tutto l’anno, il contesto culturale cittadino con manifestazioni di vario genere e rappresentazioni teatrali.

Nella gastronomia, spiccano il pane cotto negli antichi forni a legna ed i cucciddatu, dolci natalizi ripieni di mandorle, fichi e frutta candita.

  • Giuseppe Emanuele Ventimiglia – patrizio (1716 – 1777) Principe di Belmonte, ha fondato la Chiesa madre e costruito lo Stagnone (antico serbatoio d’acqua)
  • Giuseppe Benigno, (1819 – 1860) patriota nato a Belmonte Mezzagno.
  • Francesco Ciancimino, (1893 – 1982) direttore generale del tesoro, due volte capo di Gabinetto al Ministero del Tesoro e direttore generale della Cassa depositi e prestiti e dell’Direttore Poligrafico di Stato firmando le Banconote dell’epoca.
  • Gaetano Allotta, (1929) saggista e pubblicista
  • Italo Mazzola, politico e sindacalista, deputato dal 1968 al 1972.
  • Giovanni Avanti, presidente della Provincia di Palermo
  • Francesco Saverio Romano, politico e deputato, sottosegretario al lavoro e ministro dell’Agricoltura nel Governo Berlusconi.

Come arrivare

Belmonte Mezzagno è collegata a Palermo dalla strada provinciale 37 di Gibilrossa che valica il Monte Grifone ed è inoltre attraversata dalla strada provinciale 38 che conduce a Santa Cristina Gela, la strada provinciale 126 collega Belmonte Mezzagno con Misilmeri e termina nei pressi della strada statale 121 Palermo-Agrigento. Una linea di trasporto pubblico assicura i collegamenti con il capoluogo regionale, secondo un itinerario che attraversa le frazioni di Gibilrossa e quella palermitana di Ciaculli.

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