Lungo le sponde dell’alto Ladro, affluente del fiume Eleuterio, si estende il comune di Belmonte Mezzagno. Situato a poca distanza dalla località turistica di Gibilrossa, l’abitato fa parte dell’entroterra palermitano: da qui infatti si gode di una suggestiva vista del capoluogo siciliano.

La vasta conca che lo accoglie, esposta al vento di scirocco, si compone di due grandi zone: Beveratoio Vecchio e Janzelmo. La corona montuosa che cinge la stretta valle è costituita dai monti Santa Caterina, Montagnoli, Monte Bosco, Pizzo Neviera e Pizzo di Belmonte. La vegetazione circostante, spesso minacciata dagli incendi estivi, si compone principalmente di macchia mediterranea, alberi di ulivi, mandorleti ed agrumeti, zone coltivate ad orti. Recenti spedizioni geologiche hanno evidenziato la presenza di numerose grotte nel territorio comunale, tra le quali molto note sono quelle denominate Dei Laghetti, Antro della Scala dei Mulini, Pozzo Fiandra, Sette Camere, Pozzo Landro e le due grotte Zubbio di Pizzo Neviera. In questi ambienti, resi suggestivi dalle stalattiti e dalle stalagmiti, sono stati rinvenuti resti di esemplari di ghiri giganti. Sulla trazzera conosciuta come l’antica Scala dei Muli, utilizzata un tempo per raggiungere a piedi Palermo, si trova la sorgente Giarripedda. La zona, dopo un periodo di abbandono, è tornata all’antica bellezza paesaggistica grazie ad un intervento di riqualificazione ambientale.