Operazione Infantem, foto e video hard per spingere le bambine agli atti sessuali. Arrestato un vittoriese
(23 ottobre 2018)
La Polizia di Stato – Squadra Mobile e Commissariato di Vittoria – ha arrestato un vittoriese di 21 anni per il reato di atti sessuali con minorenne consumato e tentato. Il giovane, secondo norma di legge, risponderà di violenza sessuale considerata l’età delle vittime che non permette loro un libero convincimento.
Il Pubblico Ministero presso la Procura della Repubblica di Ragusa, ricevuta l’informativa di reato della Squadra Mobile e del Commissariato di Vittoria, ha richiesto ed ottenuto l’applicazione della misura cautelare a carico dell’indagato, le cui conversazioni telefoniche avevano come fine quasi esclusivamente quello di adescare minorenni via social network o su gruppi whatsapp.
La tecnica era sempre la stessa: partecipare a gruppi whatsapp dove vi sono iscritte numerose ragazzine, controllare il profilo di ognuna e, dalla foto, profilo verificare se ‘di gradimento’. Poi, i primi messaggi di conoscenza e la richiesta dell’età: se piccole venivano fatte proposte, se già avevano 14 anni venivano scartate. Dopo pochissimi contatti, iniziava la richiesta di invio di foto e video che, subito dopo, si trasformava in foto e video hard, proposte di sesso virtuale e atti che hanno fatto emergere una perversione al di fuori di ogni immaginazione.
Il soggetto ha più volte tentato di adescare altre minori che rifiutavano le richieste di invio foto e video asserendo testualmente: “ma io sono piccola, ho solo 12 anni”. Il 21enne, oltre ad aver compiuto atti sessuali con una delle vittime (per quanto fino ad ora accertato ma potrebbero essercene delle altre) ha anche provato a convincere le amiche di questa, come se dovesse riuscire nel suo intento con tutto il gruppo. “Adesso tocca a te” era quello che diceva alle altre minori, ma qualche volta era ‘sfortunato’ perché rispondevano al telefono i genitori che effettuavano un giusto controllo sullo smartphone delle bambine.
L’indagato ha sì ottenuto il consenso della vittima, ma questo non lo scusa e risponderà di violenza sessuale su minore. La legge anche se non vi è stata violenza o minaccia nei confronti delle vittime, quando queste hanno meno di 14 anni prevede la stessa pena di chi ha esercitato violenza fisica. Il legislatore non scusa l’ignoranza della conoscenza del soggetto agente dell’esatta età della vittima; inoltre non avendo questa ancora raggiunto un grado di maturità tale da poter scegliere liberamente, il legislatore ha previsto pene uguali per chi compie atti sessuali con minore consenziente ma minore degli anni 14 e chi esercite su di esse violenza o minaccia.
Durante l’attività investigativa l’indagato è stato sottoposto a perquisizione domiciliare, disposta dal Pubblico Ministero e la Squadra Mobile insieme ai colleghi del Commissariato di Vittoria, e sono stati sequestrati diversi dispositivi informatici tuttora in fase di analisi. L’indagato, nonostante la perquisizione domiciliare, postava sul social network facebook minacce rivolte alle famiglie delle vittime perché lo avevano denunciato. Ieri in tarda mattina gli investigatori della Polizia di Stato ricevevano l’ordine di cattura e pochi minuti dopo l’indagato veniva arrestato e condotto presso gli uffici della Squadra Mobile. La Polizia Scientifica lo ha fotosegnalato e subito dopo è stata applicata la misura cautelare disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari.
“Nel caso in cui altre vittime fossero state adescate – fanno sapere dalla Questura – si prega di contattare la Squadra Mobile al numero 0932/673063 o 0932/673696”.