Nei comuni montani iblei si celebrano i Santi Patroni San Bartolomeo e San Vito

(17/08/2018)

In una chiesa gremita di fedeli e devoti, ieri pomeriggio, si è rinnovato l’appuntamento con la tradizione per l’avvio dei solenni festeggiamenti in onore del Patrono principale di Giarratana, San Bartolomeo apostolo. Dalla cappella dell’altare maggiore, con il sottofondo del canto delle litanie, grazie ad uno speciale sistema di argani e di traversine in legno, i portatori hanno ripetuto il rito della discesa del simulacro. L’evento, annunciato dal suono a festa delle campane e dallo sparo di 24 colpi di cannone, è stato preceduto dalla solenne sfilata, lungo la strada principale del centro montano, corso XX settembre, del gruppo tamburi Città di Giarratana.

La chiesa, fino al 24 agosto, sarà il principale punto di riferimento delle iniziative programmate dal parroco, don Mariusz Starczewski, e dai componenti del comitato dei festeggiamenti. Naturalmente, il momento più atteso sarà proprio quello della tradizionale “Sciuta” del simulacro del santo Patrono, in programma a mezzogiorno in punto della giornata in cui si celebra la solennità del santo che quest’anno cade di venerdì. La “Sciuta” di San Bartolomeo, oltre che per motivi di fede, è una delle principali attrazioni per i turisti e per i visitatori dell’area iblea. La spettacolare uscita del simulacro dalla navata principale dell’edificio religioso, a causa di una scalinata molto ripida, diventa molto suggestiva ed è stata immortalata da fotografi professionisti che, nel corso degli ultimi decenni, hanno fatto a gara per rendere immortale questo momento.

La festa del Patrono principale – spiegano i componenti del comitato – è molto sentita a Giarratana. Anche quest’anno, abbiamo cercato di caratterizzare i festeggiamenti in un modo molto particolare, riflettendo bene sulla nostra vita cristiana e chiedendo l’intercessione di San Bartolomeo perché si riesca veramente a compiere qualche passo in più sulla strada della santità”.

E anche un altro comune montano ibleo, Chiaramonte Gulfi, è in festa per il Patrono San Vito. Da lunedì 20 a domenica 26 agosto l’attenzione sarà tutta centrata sull’angelico martire. “La festa di San Vito, questo giovane martire che non ha avuto timore di dare la vita per non rinnegare Cristo – afferma il parroco della chiesa Madre, rettore della chiesa di San Vito, l’arciprete Salvatore Vaccaro interpella tutti, i giovani specialmente, a prendere in mano la propria vita e a farne un capolavoro, come diceva San Giovanni Paolo II e ad essere la “speranza del futuro”, come ha esortato Papa Francesco alla fine della Giornata mondiale della gioventù. Ma a due condizioni. La prima è fare memoria del passato, del proprio popolo, della propria famiglia, della propria storia e, in generale, di quello che si è ricevuto da chi ci ha preceduto. Un giovane smemorato non è speranza per il futuro. La seconda condizione è avere coraggio, andare avanti lottando, anche nelle peggiori condizioni per seminare il futuro”.

Il comitato organizzatore si è adoperato al fine di predisporre una serie di iniziative che si prefiggono di chiamare a raccolta quanti più devoti sarà possibile, a maggior ragione nel momento clou delle celebrazioni. Lunedì e martedì, infatti, ci saranno due distinti momenti dedicati alla catechesi sul documento “Gaudete et exsultate” di Papa Francesco. Il triduo, che prenderà il via giovedì 23 agosto, sarà predicato dal vicario generale della diocesi, padre Roberto Asta.

 

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