Divelta, al canalone, la lapide in memoria del piccolo Loris Stival? E’ un mistero
Si riaccendono i riflettori sul caso della morte del piccolo Loris Stival, a Santa Croce Camerina. Nella zona del canalone, nella quale il corpo del bambino fu ritrovato senza vita il 29 novembre 2014, qualche tempo fa pare sia stata posizionata una lapide commemorativa, che adesso sarebbe stata divelta. Chi avrebbe fatto questo? Perché? Vandalismo o sfregio intenzionale? Della vicenda si è occupato stamattina Mattino Cinque, su Canale 5, ma usare il condizionale è d’obbligo, perché si tratta di un luogo nel quale ci si reca solo in occasione dell’anniversario della morte e dove, quindi, in pochi avrebbero effettivamente visto la lapide.
Fonti vicine alla famiglia Stival ipotizzano un tentativo, da parte di qualcuno che orbita attorno ai Panarello, di far tornare il caso alla ribalta delle cronache nazionali per spezzare il silenzio calato dal momento in cui (il 25 luglio 2018) per la madre del piccolo, Veronica Panarello, è stata confermata la condanna a 30 anni. Il 25 settembre scorso proprio il papà di Veronica, Franco Panarello, ha preso parte a La Vita in Diretta, su Rai Uno, per difendere la figlia, e qualcuno non esclude che dietro la storia della misteriosa lapide distrutta e rubata possa esserci proprio lui, che questa mattina, ai microfoni di “Mattino Cinque”, ha dichiarato: “Questo bambino dà ancora fastidio a qualcuno. Dopo quattro anni non lo lasciano riposare in pace”.
Il sindaco di Santa Croce Camerina, Giovanni Barone, avrebbe informalmente dichiarato che, se la cosa si dovesse rivelare vera, sarebbe disposto a pagare di tasca propria pur di rimettere la lapide al suo posto, vicino ad un piccolo altare circondato di fiori bianchi che testimonia che lì si è consumata una tragedia immane.
Valentina Frasca