Dai migranti ai social, torna L’Onorata Società e ci mostra la sua “Anima Animale”
(25/07/2018)
“Scritto più di un anno fa, oggi questo tema risulta più che attuale e si trasforma in un grido, un bisogno di libertà e di umanità”. Simone Cugnata, storica voce de L’Onorata Società, la band formatasi nel 1998 a Ragusa, racconta così “Senza confini”, il singolo che segna il ritorno sulla scena musicale a 5 anni dal secondo album: Medicina Popolare.
Ancora una volta tornano temi forti, attuali, che parlano di cultura e vita vissuta, di riscatto sociale e legami indissolubili con la propria terra, messi in musica in modo spesso canzonatorio, per arrivare in maniera semplice ad ognuno di noi. “Senza confini”, come si può facilmente immaginare e come si evince dalla clip, girata nella splendida riserva naturale di Cava Randello e curata dall’attore e regista vittoriese Massimo Leggio, parla di immigrazione, di naufragi veri e simbolici, e di paesi lontani che non sono più in grado di assicurare un futuro, invitando a fare un passo indietro in un momento in cui i toni si stanno esasperando e la vittima sembra essere diventata il nemico.
Come già avvenuto per Medicina Popolare, e prima ancora per Follow me, l’album di debutto, L’Onorata Società è autrice sia dei testi che delle musiche tanto di “Senza confini” quanto di “Felicemente social”, il secondo singolo in uscita ad agosto. Entrambi i brani fanno parte di “L’anima animale”, il terzo prodotto discografico composto da otto tracce la cui pubblicazione è in programma in autunno e che vanta diverse prestigiose collaborazioni, tra cui quella con l’amico Lello Analfino che ha curato la supervisione artistica.
Ecco, allora, 5 domande per conoscere meglio L’onorata Società e Simone Cugnata.
Nella terra simbolo dell’accoglienza e dell’immigrazione, “Senza Confini” è un singolo che tratta una tematica strettamente attuale. Quale messaggio sperate di riuscire a lanciare?
Senza confini è un brano che racconta tre storie diverse sul tema delle migrazioni che da sempre interessa qualsiasi abitante della terra, uomini compresi, in qualsiasi parte del mondo, per sfuggire a guerre, povertà o semplicemente per esplorare in cerca di un futuro diverso. Spesso, la storia insegna, queste migrazioni, esodi o fughe han lasciato dietro una scia di sangue, lacrime e dolore. Non si fa riferimento solo ai confini geografici, ma anche e soprattutto a quelli mentali e sociali dettati dalle nostre paure, alimentate anche dal bombardamento mediatico deviato e pregiudizievole. E’ un messaggio di speranza e di libertà: “SAREMO LIBERI”.
“Felicemente social” sarà il prossimo singolo, invece. Quando uscirà e cosa ci puoi anticipare su di esso?
Oggi è impossibile o quasi sfuggire alla schiavitù dei social network e degli smartphone, e mai come adesso apparire risulta più importante e funzionale dell’essere, grazie all’ausilio del filtro di uno smartphone. Consapevoli di tutto ciò, decidemmo di provare a trattare il tema in maniera scanzonata, ironica e critica su ciò che siamo un po’ tutti diventati: i “tossici 2.0”. Ne esce fuori un testo, semplice ed immediato, come la melodia subito imbastita, seguendo l’ottica dell’argomento. E’ un brano leggero ma al contempo pungente, una nuova faccia dell’onorata società, una scommessa. Uscirà nella prima decade di agosto.
E poi l’album, il terzo. E’ quello della maturità? Da quali sonorità e temi sarà caratterizzato?
“L’anima animale” è ovviamente un album più maturo dei primi due. Eterogeneo e con sonorità diverse rispetto al passato, più moderne, ma che mantiene un filo conduttore col passato. I temi delle otto tracce sono vari, si va dalla denuncia sociale, al bisogno di amare la musica fino alla personale visione di noi stessi. Raccoglie le fatiche di più di un anno di lavoro, è stato interamente registrato all’MCN Studio di Lello Analfino che ha anche curato la supervisione artistica dell’intero lavoro. Arrangiamenti e produzione sono stati affidati a Francesco Prestigiacomo. Insomma 11 anime animali che auspicano ad una conciliazione tra gli istinti dell’animale uomo e l’identità globale che ci vuole sempre più denaturalizzati e deumanizzati.
Chi sono gli Onorata? E come sono cambiati negli anni?
L’Onorata è attualmente formata da Paolo Cultrera, Simone Cugnata, Giuseppe Giummarra e Roberta Dimartino ai microfoni, Francesco Spataro alla batteria, Massimo Occhipinti al basso, Vincenzo Rotilio e Fabio Distefano alle tastiere e synth ed Enrico Boncoraglio alla chitarra, ultimo ad aggiungersi alla band in ordine temporale. Il nucleo storico formato dalle tre voci maschili è rimasto invariato negli ultimi venti anni, i musicisti sono subentrati dal 2007, anno in cui abbiamo deciso di fare musica con una band abbandonando le basi prodotte in studio. La sezione strumentale ha avuto qualche turn over ma adesso sembra essersi stabilizzata. L’identità musicale di ognuno viene da percorsi molto diversi tra loro, c’è chi ha fatto sempre e solo rap e chi invece coltiva totalmente altri generi riconducibili più alla tradizione reggae, elettronica, rock o addirittura neomelodica. Insomma, non ci siamo fatti mai mancare niente.
Quando e dove vi potremo vedere live?
Invitiamo tutti a seguirci sui social o sul nostro sito. A breve comunicheremo dettagliate informazioni sui giorni e sui luoghi in cui potrete ascoltare ed osservare i randagi dalle anime animali!
Valentina Frasca