Vaccinopoli, “prime dosi somministrate non per favorire qualcuno, ma solo per non sprecarle”
A dichiararlo ai microfoni di Video Regione è l'avvocato della dott.ssa Sigona, una delle dirigenti coinvolte nello scandalo
(1 febbraio 2021)
“Non è successo nulla, e sul nulla si è creata una situazione veramente paradossale. Purtroppo la dottoressa Sigona è stata sottoposta ad una gogna tremenda, moralmente devastante, sulla base del nulla”. Ad affermarlo ai microfoni di Video Regione è stato l’avvocato Borrometi, legale della Direttrice di Risorse Umane dell’Asp di Ragusa, Maria Rosa Sigona. La dirigente è stata coinvolta nello scandalo “vaccinopoli” poiché è emerso che tra i beneficiari della prima somministrazione, avvenuta il 6 gennaio, c’erano alcuni suoi parenti.
“Il 5 ed il 6 di gennaio, a Scicli, per ragione che a me sfuggono, – afferma l’avvocato – sono stati liberamente somministrati i vaccini. Questa voce si è diffusa in maniera così veloce che lì a Scicli si sono accalcate decine e decine di persone che hanno ricevuto il vaccino, tra questi, anche i familiari della dott.ssa Sigona, i quali lo hanno saputo con la stessa modalità. La dottoressa, però, si era sincerata con il direttore dell’Rsa di Scicli, il quale le aveva confermato questa disponibilità. Perciò il vaccino è stato somministrato non per favorire qualcuno, ma solo per non sprecare dosi. La mia assistita – conclude – è stata massacrata da un servizio giornalistico scorretto, è stata data una versione parziale solo allo scopo di fare uno scoop inesistente. Quindi procederemo per vie legali”.