RagusAttiva ripulisce il Parco Agricolo Urbano: raccolti 700 sacchi di rifiuti!
Gianni Carfì: “Abbiamo scelto questo luogo anche per provocazione"
(18 maggio 2021 – RagusAttiva – Parco Agricolo Urbano)
A distanza di sette giorni dall’ultima spedizione nello spiaggione di Randello, a Punta Braccetto, RagusAttiva, nella giornata del 16 maggio, ha attenzionato un’altra zona, stavolta senza allontanarsi troppo dalla città, il Parco Agricolo Urbano.
“Abbiamo scelto questo luogo anche per provocazione – ha dichiarato Gianni Carfì, co-fondatore dell’Associazione RagusAttiva – Abbiamo voluto dimostrare che le discariche a cielo aperto di spazzatura non sono solo nelle campagne o nelle zone fuori la città, e neanche occorre spostarsi necessariamente nelle parti periferiche, come le passate spedizioni a Contrada Fortunello e Castiglione. Con questa spedizione, abbiamo sottolineato che la spazzatura è presente anche dentro la città, a due passi dal cuore pulsante cittadino. Domenica siamo stati circa 150 volontari, e ciò che abbiamo trovato in quantità di immondizia ci ha lasciato senza parole: quasi 700 sacchi, oltre al materiale di vario genere. Qualche giorno prima della spedizione al Parco Agricolo Urbano – continua – abbiamo fatto dei sopralluoghi, e da subito ci siamo resi conto che sarebbe stata una spedizione ardua. Inoltre con l’aiuto della ditta del Consorzio della Provincia regionale di Ragusa, avevamo già fatto rimuovere da una ditta specializzata oltre 3000 kg di eternit, e poi ne abbiamo trovata ancora. E per questo la ditta sarà costretta ad intervenire nuovamente”.
“La spedizione di domenica è stata impreziosita dalla musica, che ha alleggerito tutta la fatica. E come sempre, la presenza dei ragazzi del Sahara Club è stata preziosa, oltre a quella di gruppi Scout e qualche rappresentante di Legambiente. La prossima spedizione sarà a giugno, presso la Foce del fiume Irminio. Ci prendiamo queste settimane per definire alcune collaborazioni con altri gruppi o associazioni, come ad esempio la Pro Loco di Marina di Ragusa, – conclude – e anche per fare il punto circa la nostra attrezzatura e dotarci del materiale necessario”.
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