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Ragusa, neonato abbandonato: presunto padre resta ai domiciliari

Nel frattempo si attende l'esito del Dna

(9 dicembre 2020)

Il macellaio che un mese fa ha inscenato il ritrovamento del neonato a Ragusa e di cui potrebbe essere il padre resterà agli arresti domiciliari. Il giudice Eleonora Schininà ha sciolto la riserva respingendo le richieste dell’avvocato Michele Sbezzi, che difende l’uomo e che aveva chiesto la revoca dei domiciliari o in subordine l’applicazione di una misura meno restrittiva. L’avvocato ha già presentato ricorso al Tar di Catania.

Il piccolo, a cui è stato dato il nome di Vittorio Fortunato, sarebbe il frutto di una relazione tra l’indagato, 59 anni, e una donna di 41, anch’essa indagata. La storia sarebbe finita diversi mesi fa, ma i due avrebbero continuato a vedersi solo perché hanno un’altra figlia in comune.
Adesso sarà l’esame comparativo del Dna sui campioni del bambino e del presunto padre a risolvere il caso.
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