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Ragusa – Il giuramento dei nuovi medici. Vitali: “l’empatia con i pazienti al primo posto”

L’Ordine dei Medici di Ragusa festeggia i suoi nuovi iscritti. Nella giornata di ieri, all’interno della sede della FNOMCeO di via Nicastro, si è tenuta la cerimonia di insediamento dei nuovi medici che hanno prestato il tradizionale Giuramento di Ippocrate. Dopo il fermo dettato dalla pandemia, l’Ordine di Ragusa ha potuto così riabbracciare i propri iscritti e lo ha fatto festeggiando i laureati del 2020 e del 2021 (ben 183) che, con il loro giuramento, si apprestano ad iniziare una carriera che sarà caratterizzata da tanti sacrifici, ma in grado di dare enormi soddisfazioni.   A dare il benvenuto ai nuovi medici è stato il Presidente della FNOMCeO Carlo Vitali il quale, ricordando il particolare momento storico vissuto dalla categoria, ha voluto porgere l’augurio ai nuovi iscritti sottolineando l’importanza di non perdere mai di vista la stella polare per chi si appresta a svolgere questo lavoro: creare empatia con i pazienti.

Carlo Vitali, presidente Ordine dei Medici di Ragusa

  Un concetto, questo, rimarcato anche dai presidenti degli altri ordini provinciali presenti e dal direttore sanitario dell’Asp di Ragusa Raffaele Elia il quale, portando il saluto a nome del Commissario Straordinario Gaetano Sirna, ha ribadito come “la competenza arriva grazie allo studio e all’esperienza maturata sul campo, ma per essere dei buoni medici occorre mettere sul piatto anche il cuore instaurando un rapporto di fiducia con i pazienti”. Nel corso della cerimonia è stato più volte trattato il tema della carenza di medici e della necessità, quindi, di trovare delle soluzioni per sopperire a questa criticità e, da questo punto di vista, la Federazione degli Ordini dei Medici è in prima linea con delle proposte concrete. «Ricordate – ha concluso il presidente Carlo Vitali rivolgendosi ai nuovi iscritti- che medici si è per sempre. Sarete chiamati a svolgere turni estenuanti, a ricevere chiamate anche alle due di notte e a non poter godere delle ferie, ma la nostra è una vera e propria missione e quando riusciamo a salvare una sola vita tutti i sacrifici vengono ripagati»  

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