PRG e PPE Ragusa, “i ritardi dell’amministrazione Cassì”
Nello specifico, il mancato adeguamento del PPE pare abbia fatto perdere alla città la possibilità di mettere in moto meccanismi economici virtuosi, creando posti di lavoro
(23 gennaio 2021)
Si è svolto ieri sera, su piattaforma on line, il Coordinamento cittadino del Partito Democratico di Ragusa che ha affrontato il tema riguardante la situazione urbanistica della città con particolare riferimento al Piano Regolatore Generale e al Piano Particolareggiato dei Centri storici.
Il Coordinamento ha evidenziato unanimemente i gravissimi ritardi che si registrano su questi argomenti, concordando sul fatto che l’attuale Amministrazione cittadina, probabilmente non comprendendo quanto siano importanti questi temi, nulla sembra stare facendo per colmare i ritardi accumulati e che danneggiano la capacità di progettare lo sviluppo strategico della città nell’ottica della sua crescita.
A introdurre i lavori è stato il segretario cittadino Giuseppe Calabrese che ha relazionato sul Piano Regolatore Generale, scaduto nel 2011, sottolineando come, nonostante le promesse assunte su questa materia durante la campagna elettorale dall’attuale primo cittadino, il Piano sia ancora lontano dall’approvazione. “In questi due anni e mezzo di sindacatura – ha detto Calabrese – poco o nulla è cambiato, fatta eccezione per uno schema di massima che accoglie, al suo interno, la variante del Parco Agricolo Urbano già approvata dalla precedente amministrazione. Peccato che il competente assessorato regionale, in sede di approvazione, ha indicato all’Amministrazione di inserire il comparto dell’ex Parco agricolo nel redigendo PRG”.
Invece, per quanto riguarda il Piano Particolareggiato dei Centri storici, che abbiamo consegnato alla città nel novembre del 2012, si è evidenziato che nulla è stato fatto, neanche da chi ha preceduto Cassì, per calare nel Piano le prescrizioni che la Regione aveva inviato. “Come risultato si è ottenuto solamente di aver ingessato completamente i Centri storici di Ragusa – ha spiegato Calabrese – e solo grazie all’utilizzo della legge n. 13 del 2015, fortemente voluta dal Partito Democratico regionale, su spinta dell’on. Nello Dipasquale, è stato possibile smuovere qualcosa con la realizzazione di uno studio di dettaglio zonizzato sull’edilizia di base in alcune parti del centro”.
Diversi intervenuti al Coordinamento hanno fatto notare come il mancato adeguamento del PPE abbia fatto perdere alla città di Ragusa la possibilità di mettere in moto meccanismi economici virtuosi, creando posti di lavoro e, allo stesso tempo, recuperando l’enorme patrimonio edilizio dei Centri storici di Ragusa. “Inoltre con un PPE aggiornato e approvato – è emerso dagli interventi – approfittando del superbonus del 110% per la riqualificazione energetica e l’adeguamento antisismico degli edifici si sarebbe potuto procedere anche a lavori di demolizione e ricostruzione compresi gli incrementi di volumetria anche per promuovere interventi di rigenerazione urbana. Un’occasione sprecata, insomma, per dotare le case dei Centri storici di standard abitativi moderni”.
L’architetto Giuseppe Cucuzzella, responsabile Urbanistica della segreteria cittadina del PD, ha relazionato in modo esaustivo su entrambi gli strumenti urbanistici, entrando nel merito e nei dettagli, fornendo uno spaccato chiaro su come la città stia pagando il ritardo e denunciando il poco coinvolgimento della collettività e della politica nella stesura dello studio di dettaglio del PPE. “Nell’apposita conferenza si servizio che è stata prevista per discutere del PPE – ha spiegato Cucuzzella – oltre agli esponenti della Soprintendenza ai Beni Culturali e del Genio Civile, non è stato invitato nessuno, nemmeno la Commissione per i Centri storici. Il paradosso è che quest’ultima viene spesso convocata per atti di impatto decisamente inferiore rispetto al Piano Particolareggiato dei Centri storici…”.
In ogni caso, è convinzione del Partito Democratico di Ragusa che sia indispensabile arrivare il prima possibile all’approvazione dello strumento urbanistico di dettaglio per i due centri storici di Ragusa perché solo così, insieme alla norma regionale voluta dal PD, si potrà mettere mano a una buona parte dell’edilizia di base del centro. Per questa ragione, il Coordinamento cittadino ha dato mandato al segretario Calabrese di chiedere un incontro ufficiale e urgente tra i vertici del PD e il primo cittadino.
“Siamo convinti che uno strumento urbanistico così importante, che segnerà per molto tempo le sorti della città – ha concluso Calabrese – debba essere materia di confronto e non di scontro: per questo crediamo sia importante che si lavori insieme, maggioranza e opposizione, per capire come si vuole progettare la svolta per il recupero del centro”.