Posticipare i saldi di fine stagione creando la mid season sale: ok di Federmoda Ragusa
Accolta la proposta che arriva dalla federazione nazionale per ridare slancio alle vendite e trasparenza al rapporto dei consumatori
(22 luglio 2019)
Posticipare la data di avvio dei saldi di fine stagione, per ridare slancio alle vendite e trasparenza al rapporto dei consumatori. E, contestualmente, la novità di due periodi di mezza stagione della durata di quindici giorni. Fondamentale perché i saldi possano essere spostati a fine stagione. E’ l’invito che arriva da Federmoda Ragusa, rappresentata dal presidente Daniele Russino, sulla scorta dell’istanza proposta dalla federazione nazionale. “Oltre il 70% delle aziende italiane – spiega Russino – è orientata a posticipare l’avvio delle vendite di fine stagione in entrambe le stagioni. Contemporaneamente emerge la necessità di posticipare l’avvio dei saldi e di applicare controlli e sanzioni più attente, differenziandole in base alla tipologia di attività. Accogliamo, inoltre, in maniera positiva l’introduzione dei mid season sale: si tratta di due periodi di quindici giorni ciascuno nei quali sono previsti sconti su determinati capi (separati dai prodotti in vendita a prezzo non scontato) da programmare in primavera e in autunno, senza potere effettuare ulteriori prezzi ribassati nel mese di dicembre”.
Il presidente Russino aggiunge che “come Federmoda Ragusa abbiamo aderito a questa proposta con la speranza che anche la Regione Sicilia e le altre Federmoda territoriali siciliane (in quanto a statuto autonomo) acquisiscano tale esigenza a tutela della categoria. L’obiettivo è quello di tendere sempre più alla trasparenza nei confronti dei consumatori. Penso sia importante – prosegue Russino – in un momento in cui la nostra associazione di categoria subisce attacchi mediatici negativi sproporzionati in relazione alle attività in corso, dare ai nostri associati, e non solo, informazioni che mirino a tutelare e migliorare un comparto, soprattutto quello tradizionale (vale a dire abbigliamento e calzature), caratterizzato da un futuro senza certezze, aggravato anche dai problemi legati al commercio elettronico”.
Comunicato Stampa