Pasqua rovinata dal maltempo a Comiso, festa grande invece a Modica
"La Paci", per motivi di sicurezza, si è svolta solo all'interno della Basilica. L'attesa processione esterna è stata rinviata a domenica prossima
(23 aprile 2019)
Troppo forte il vento che, per tutto il week end pasquale, ha imperversato su Comiso, danneggiando gravemente anche luminarie, cartelloni e pali della pubblica illuminazione. Avverse condizioni meteo che, anche in seguito a una specifica ordinanza del sindaco, hanno convinto la parrocchia della basilica dell’Annunziata e il comitato organizzatore della Pasqua a desistere. Niente processione esterna e solo un incontro di “pace” tra i simulacri del Cristo Risorto e dell’Annunziata all’interno dell’edificio di culto dopo la celebrazione eucaristica delle 10. Le altre funzioni religiose si sono tenute alle 11,30, alle 19 e alle 21. Mentre si è deciso di rinviare a domenica prossima le processioni esterne dei simulacri. Una scelta saggia e ponderata, che ha permesso ugualmente di celebrare la Pasqua in basilica con una Paci molto partecipata dai fedeli, alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni civili e militari.
La santa messa è stata presieduta dall’arcidiacono parroco, don Girolamo Alessi. Da sottolineare che i corpi bandistici “Alfio Pulvirenti”, “Kasmeneo” e “Diana”, nonostante il rinvio della processione, hanno voluto omaggiare i simulacri di Gesù Risorto e dell’Annunziata con l’esecuzione dell’Alleluja. A fine serata, il comitato dei festeggiamenti e i portatori dei simulacri del Cristo Risorto e della Madonna Annunziata hanno ringraziato il sindaco, le forze dell’ordine, i vigili del fuoco, la polizia municipale e la protezione civile per il tempestivo intervento volto a garantire l’incolumità di tutti. Un ringraziamento, poi, è stato rivolto ai comitati delle altre feste religiose e alle centinaia di persone che hanno manifestato solidarietà e vicinanza.
Il vento e l’allerta meteo, invece, non hanno rovinato un’altra delle feste caratterizzanti la Pasqua negli Iblei, ossia la Madonna Vasa Vasa di Modica, che va in archivio con un’altra edizione davvero straordinaria con numeri incredibili sia la mattina che nel corso dell’incontro serale, giunto al quarto anno. Otto i “baci”, cinque la mattina e tre in serata, che hanno scandito uno degli eventi più suggestivi della Pasqua ragusana, ma il più atteso resta il primo, a mezzogiorno in punto, in piazza Monumento, proprio di fronte al Municipio, tra una moltitudine di persone. Maria, come da tradizione, si è liberata del manto nero, portato in segno di lutto per la morte del Figlio, lasciando librare in cielo alcune colombe bianche mentre i fedeli hanno applaudito con trasporto. Il Cristo risorto si è avvicinato alla Madre e quest’ultima ha dato vita al cosiddetto “bacio”, un modo per esprimere la gioia della Resurrezione. Turisti provenienti da ogni dove hanno fatto da cornice a questo splendido momento. I riti pasquali avevano preso il via già di buon mattino. Alle 8,45, da Santa Maria di Betlem, per il sesto anno consecutivo, il simulacro della Madonna bardato a lutto aveva percorso le viuzze situate nella zona a monte della chiesa. Alle 10 era cominciata la solenne celebrazione eucaristica tenuta dal parroco don Antonio Maria Forgione. Intorno alle 11, in due tempi diversi, i simulacri sono usciti, dopo la messa solenne, dalla chiesa di Santa Maria di Betlem. Mentre il Cristo risorto ha seguito l’itinerario delle strade principali, il corteo con la Madonna bardata a lutto si è mosso, preceduto da un tamburino, lungo le viuzze più ricche di fascino del centro storico di Modica. A mezzogiorno l’incontro, il “bacio” e la benedizione alla folla. Gli altri due baci esterni mattutini dinanzi alla chiesa di San Pietro e dinanzi a Santa Maria di Betlem prima del rientro dei due simulacri. In chiesa si sono tenuti altri due “baci”, uno al centro dell’edificio di culto, l’altro sull’altare.
Numerosi i fedeli presenti, dopo la santa messa vespertina presieduta dal vescovo di Piazza Armerina, mons. Rosario Gisana, modicano, anche per la solenne processione serale del Cristo risorto e della Madonna vasa vasa lungo via Marchesa Tedeschi a cui ha fatto seguito il “bacio” in piazza Municipio. La processione ha poi raggiunto San Giorgio a Modica Alta per un “bacio” sul sagrato del Duomo. I due simulacri sono stati poi portati all’interno per “incontrare” il santo cavaliere. L’ultimo “bacio” della giornata si è tenuto in piazza Matteotti, prima del rientro in chiesa. I festeggiamenti sono stati patrocinati dall’Amministrazione comunale di Modica.