Vietato affogare al tempo del Covid-19: i bagnini non possono fare la respirazione bocca a bocca
Nel documento redatto dall’Inail e dall’Istitito superiore di sanità viene spiegato che il soccorritore dovrà "valutare il respiro soltanto guardando il torace della vittima alla ricerca dell’attività respiratoria normale, ma senza avvicinare il proprio volto a quello della persona da soccorrere"
(14 maggio 2020)
Quest’anno è assolutamente vietata la respirazione bocca a bocca nel caso in cui un bagnante dovesse sentirsi male. Per quanto potrebbe sembrare anomalo, è una delle raccomandazioni contenute nel “Documento tecnico sull’analisi di rischio e le misure di contenimento di contenimento del contagio” sulle spiagge, redatto dall’Inail e dall’Istituto superiore di sanità.
Per fare i salvataggi i bagnini non potranno usare mascherine o tute di sicurezza, potranno soccorrere il malcapitato, portarlo a riva senza effettuare la respirazione bocca a bocca per il rischio di eventuali contagi.
La disposizione spiega che il soccorritore dovrà “valutare il respiro soltanto guardando il torace della vittima alla ricerca dell’attività respiratoria normale, ma senza avvicinare il proprio volto a quello della persona da soccorrere”.
I bagnati, quindi, sono invitati alla massima prudenza e a non allontanarsi troppo nel caso in cui non fossero particolarmente esperti nel nuoto.