Trovati i locali per la Guardia Medica di Ibla, in Piazza della Repubblica. Presto i sopralluoghi
Chiusa dall’ex manager Ficarra (e l’ambulanza trasferita al Giovanni Paolo II) a causa di controversie con i proprietari dei locali, c’era però ancora l’OMPA e la situazione non era grave come oggi. Il problema era stato sollevato già a marzo dagli studenti universitari
(4 giugno 2019)
“Sono stati già individuati i locali in cui ospitare, all’interno della cinta urbana, personale soccorritore e un’ambulanza del 118”. A renderlo noto è il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, il quale fa sapere di essere in costante contatto con i vertici dell’ASP ragusana per trovare una soluzione immediata al problema della mancanza di presidi sanitari nel quartiere di Ibla dove, per ammissione dello stesso primo cittadino, “il trasferimento al nuovo Ospedale Giovanni Paolo II ha comportato un inevitabile decentramento dei principali servizi sanitari”.
Che la grave carenza dovesse essere colmata era noto, ma dopo l’episodio del giovane studente vittima di una reazione allergica che, senza soccorsi immediati, poteva avere conseguenze tragiche, e la lettera di quest’ultimo rivolta proprio al primo cittadino, si è capito che bisogna fare davvero in fretta e sarebbe stato trovato un locale idoneo negli ampi locali sottostanti l’Infopoint di Piazza Repubblica. “Da un mese – fa sapere ancora Cassì – siamo al lavoro per garantire, in sinergia con Asp, una più tempestiva risposta di intervento alla zona di Ibla, quartiere privo di un presidio di guardia medica e popolato non solo da residenti ma da esercenti, studenti e turisti. Se, a seguito del sopralluogo tecnico che si terrà la prossima settimana, gli stessi saranno valutati, come riteniamo, positivamente procederemo immediatamente con una delibera di Giunta ad assegnarli all’Asp”.
Il Direttore Generale dell’ASP, Angelo Aliquò, che noi di Ialmo da ieri cerchiamo di interpellare, ha preferito non rilasciare dichiarazioni, anche perché è il comune che sta cercando e valutando i locali. Dagli uffici di Piazza Igea, però, fanno sapere che sarà garantito tutto il necessario per il mantenimento del nuovo presidio. La guardia medica qualche tempo fa fu chiusa dall’ex manager Salvatore Lucio Ficarra (e l’ambulanza trasferita al Giovanni Paolo II) a causa di controversie con i proprietari dei locali che ospitavano il presidio, ma c’era ancora l’OMPA con il suo pronto soccorso, pertanto la situazione non era grave come oggi.
A marzo, tra l’altro, gli studenti della Struttura Didattica Speciale di Lingue e Letterature Straniere di Ibla residenti nel quartiere barocco avevano denunciato il fatto di essere “isolati e distanti da alcuni servizi di prima necessità quale, per esempio, quello medico-sanitario” e l’Associazione politico-culturale “CreAZIONE Giovane” aveva avviato una raccolta di firme proprio per chiedere agli organi preposti l’apertura di una Guardia Medica. Poi sulla vicenda era calato il silenzio, fino al gravissimo episodio che ha avuto protagonista, suo malgrado, proprio un loro collega.
Valentina Frasca