Traffico illecito di rifiuti nel Milanese, arrestato il ragusano Giovanni Guardiano
Nato e residente nel capoluogo ibleo, secondo gli inquirenti era una specie di "agente immobiliare". Nell'ordinanza del Tribunale di Milano si legge che "per conto della società Winsystem Group S.R.L. individuava e acquisiva i capannoni industriali da destinare a discarica abusiva"
(5 giugno 2019)
C’è anche un ragusano tra le venti persone arrestate in Lombardia nell’ambito di un’operazione di polizia contro un’organizzazione dedita al traffico illecito di rifiuti. Si tratta di Giovanni Guardiano, 67 anni, nato e residente nel capoluogo ibleo, che è tra le venti persone raggiunte dall’ordinanza di custodia cautelare eseguite a Milano dai carabinieri del Noe.
Guardiano era una specie di “agente immobiliare” e nell’ordinanza del Tribunale di Milano si legge che “per conto della società Winsystem Group S.R.L. individuava e acquisiva i capannoni industriali da destinare a discarica abusiva”. Paradossalmente, infatti, il ‘mercato in espansione’ dello smaltimento illegale di rifiuti ha creato ‘nuove figure professionali’, ma gli inquirenti sembrano sicuri nell’affermare che la mafia in tutto questo non c’entri.
Nel milanese operava questa “organizzazione di tipo imprenditoriale, dedita in modo continuativo all’attività di cessione, ricezione, trasporto e stoccaggio di rifiuti”, scoperta dalle indagini della Procura di Torino poi trasmesse a Milano e che hanno portato ai 20 arresti delle ultime ore (12 in carcere e 8 ai domiciliari). Il sistema illegale scoperto dagli inquirenti ruota, per l’appunto, intorno alla Winsystemgroup e a Massimo Sanfilippo. Le indagini, oltre che la Lombardia, hanno riguardato il Veneto, l’Emilia Romagna, la Toscana e la Campania e sono la prosecuzione di un’altra inchiesta per la quale a febbraio erano state arrestate 15 persone, dopo l’incendio di un deposito di rifiuti a Milano visibile praticamente da tutta la città.
Nell’ordinanza si legge anche che “l’illecito profitto quantificato a favore di Winsystem Group S.R.L. è di non meno di 364.264,44 euro”. Guardiano deve rispondere anche, in concorso con altri, di “recidiva reiterata”. I rifiuti venivano illegalmente stoccati in vari capannoni, e Guardiano pare fosse proprio la persona che si occupava di individuarli sul territorio. Agli indagati, a vario titolo, vengono contestati il traffico illecito di rifiuti, realizzazione di discariche abusive e intestazione fittizia di beni. Per gli inquirenti sarebbero stati smaltiti illecitamente circa 10.000 tonnellate di rifiuti provenienti dalla Campania e da vari impianti del Nord Italia.
Valentina Frasca