Tra randagismo e volontariato, Alessandra Nepote: “La nostra soddisfazione? Vedere i cani felici”
Abbandoni, adozioni, sterilizzazioni, stalli, affidi: ecco di cosa è fatta la realtà dell'associazione Anpana di Comiso, della quale abbiamo intervistato la presidente per fare il punto sul progetto "Zero cani in canile" e sui numeri ottenuti sul territorio
(5 luglio 2019)
Tra abbandoni e adozioni, in prima fila per combattere il randagismo e cambiare la cultura legata al mondo degli animali. L’associazione ANPANA di Comiso si muove su più fronti, è attivissima sui social e la settimana scorsa è tornata in piazza, dopo il successo ottenuto qualche mese fa, con il Summer Microchip Day. Non è facile muoversi tra volontariato, burocrazia e usi e costumi consolidati e da eradicare, ma la presidente, Alessandra Nepote, non è certo una che si scoraggia facilmente, supportata da un gruppo di persone che spontaneamente, ogni giorno, sposano questa causa. Attenzione, però. “Il volontariato – specifica Nepote – è una risorsa, e non la risposta. Ci sono molte ragioni per cui si fa, ma l’unica vera e valida è la gioia di ricevere e non di dare. La soddisfazione di veder felici i nostri cagnolini, dopo tante vicissitudini per lo più drammatiche, dà un senso alle nostre azioni. Ma… c’è un grande ma. Deve essere adeguatamente formato e non basarsi sul fai da te. I danni di un volontariato fatto male – sottolinea – può compromettere il futuro di moltissimi cani per via di errori spesso irreparabili. Prima che il cuore, il volontariato deve usare la testa”. Noi di Ialmo abbiamo fatto quattro chiacchiere con la Presidente Nepote, per parlare dei risultati raggiunti quest’anno, del progetto “Zero cani in canile” e delle prospettive future. Ecco che realtà ci ha raccontato…
“Zero cani in canile”, partiamo da qui: come sta andando fino ad ora? Obiettivi raggiunti, limiti e problemi riscontrati…
Zero Cani in Canile è un progetto ideato dalla dott.ssa Francesca Toto e realizzato a Vieste con grande successo, al punto che lì il randagismo non esiste più. Purtroppo, è un’isola felice e un esempio poco seguito dai comuni del sud Italia. Zero Cani in Canile non ha tutte le risposte, ma ha delle risposte! Il problema è se veramente si vuole andare fino in fondo oppure no. Il controllo del territorio è fondamentale, come lo sono gli uffici competenti che vanno adeguatamente formati e potenziati. Per questo, insieme al sindaco, abbiamo pensato a una serie di iniziative, come il protocollo con Link Italia e molto altro ancora, che possano permettere alla nostra città e, perché no?, alla nostra provincia di fare la differenza e di essere di esempio per tutta la regione. Le istituzioni devono essere più presenti e organizzate e fare rete. Non basta dire che le risorse non bastano. Bisogna correggere gli errori del passato e ricominciare con un’ottica nuova. Soprattutto per quanto riguarda i canili e le convenzioni con i privati. Meglio “pochi, maledetti e subito” che accumulare debiti e impedire così quegli sviluppi che dovrebbero sopraggiungere, come ad esempio la riconversione dei canili in oasi. Oppure che le facciano i comuni, ma fatte bene e solo per ospitare temporaneamente i cani in attesa di adozione. No ai canili oltre i 50 km e no a ribassi oltre il 20%. Sì all’inclusione di maggiori servizi che favoriscano l’adottabilità dei cani.
La scorsa settimana avete organizzato il terzo microchip day: che risposta avete avuto?
Il terzo Chip Day, organizzato in pochi giorni, dopo la massiccia partecipazione dei primi due a marzo e aprile, è stato dedicato alla lotta contro l’abbandono e ha chiuso questo semestre con un numero totale di circa 280 chip. Ha visto la partecipazione anche del Rotary Club di Comiso, che ha regalato al Sindaco Maria Rita Schembari ben tre lettori chip proprio per sottolineare l’importanza del controllo del territorio. Il presidente uscente, il dott. Salvatore Spagna, ci ha tenuto tantissimo a concludere il suo mandato con questo gesto pratico e simbolico contro l’abbandono dei cani che funesta il nostro territorio. Hanno partecipato anche gli studenti del Carducci, impegnati nel progetto di alternanza scuola lavoro antirandagismo seguito e promosso dalla prof.ssa Rosanna Maganuco, e il Baby Vicesindaco Alice Calogero che ha portato, a livello personale, dei doni per i cani meno fortunati. Il loro spontaneo coinvolgimento fa ben sperare nel futuro di una Sicilia più sensibile e civile.
I numeri relativi agli abbandoni, in tutta Italia, sono già terribili…
L’estate è una tragedia annunciata, e non siamo ancora pronti ad affrontarla come vorremmo. Per questo ho chiesto al Sindaco di convocare una Task Force ad hoc. Spero lo faccia appena risolta la questione del bilancio. Siamo volontari e possiamo dire di aver fatto anche dei “miracoli”, ma non abbiamo bacchette magiche né possiamo sostituirci alle istituzioni. E’ partito anche un progetto di alternanza scuola lavoro al liceo Carducci che ha dato ottimi risultati. Purtroppo la Task Force non è ancora entrata nel vivo del suo ruolo, né sono partite tutte le iniziative previste per agevolare stalli e adozioni, come previsto dal progetto. Siamo però fiduciosi e siamo sicuri che presto ci saranno delle interessanti novità. Solo quando verranno attivati tutti i punti chiave, potremo concretamente vedere gli enormi vantaggi che promette. La prova? Vieste.
Sterilizzazioni, adozioni, chippature: possiamo dare un po’ di numeri?
A Comiso ci stiamo provando, già dai tempi della passata amministrazione Spataro e ora stiamo proseguendo, trovando un favorevole riscontro anche con la giunta Schembari. Ricordo che “Zero cani in canile” si basa sull’applicazione di 5 step fondamentali (educazione e formazione del contesto sociale del cane, chip e sterilizzazioni, adozioni, Task Force di controllo, gestione e conversione dei canili in oasi polifunzionali) e che non presenta costi, ma vantaggi economici anche per l’ente comunale. Attualmente non tutti i 5 punti sono a regime. Abbiamo ottenuto ottimi risultati e risposte nel contesto sociale di Comiso sia per quanto riguarda le chippature (oltre 300 da gennaio), le sterilizzazioni (oltre 50 sempre da gennaio) e le adozioni (una cinquantina escludendo anche le adozioni effettuate da altri volontari). Sono abbastanza sicura che nel 2018 abbiamo portato in adozione 72 cani e fatta una reimmissione. Dall’inizio del 2019 ad oggi, circa 40 e due reimmissioni controllate, per non parlare degli stalli gratuiti. Se si considera che un cane in canile costa al Comune circa € 1 500, diciamo che il vantaggio economico è notevole. Ma non basta! Siamo sicuri e certi che il valore sociale ed educativo del progetto della Toto, una volta applicato alla lettera e immesso in un circuito provinciale (Santa Croce Camerina è il secondo comune della Sicilia ad aver aderito al progetto), sarà incredibilmente più alto da ogni punto di vista… anche da quello turistico e non solo.
In che modo state coinvolgendo la società civile e il mondo della scuola? E con quali risultati?
Abbiamo stipulato il protocollo di tracciabilità dei cani e fatto accurati controlli pre e post affido a tutti gli aspiranti adottanti. Noi non vogliamo “spostare il problema” al nord o liberarci dei cani. Abbiamo la responsabilità di decidere per loro e al posto loro. Il senso e il valore dei nostri sacrifici e sforzi ha una sola ed unica ricompensa: vederli felici! Aggiungo anche l’importanza della collaborazione con altre associazioni del territorio, come Vita Da Canile, con educatori come Elena Iardella e altri volontari non associati che hanno aggiunto ai nostri numeri altri ancora. Chiaramente, grazie anche all’ASP di Ragusa, al dott. Gintoli e a tutto il suo team. Stiamo coinvolgendo la società civile in tutti i modi possibili e abbiamo proposto una serie di promozioni e incentivi allo stallo o affidamento temporaneo dei cani per non farli entrare in canile, in attesa dell’adozione definitiva. A settembre partirà un corso di formazione provinciale rivolto ai volontari e, nelle scuole, altri progetti, di concerto con l’ASP, per il “patentino Junior” rivolto ai giovani proprietari dei cani. Informazione, formazione e sensibilizzazione!
Se volete aiutare l’associazione, potete effettuare le vostre offerte tramite bonifico: IBAN: IT 09 H 07078 84440 003000019524 Intestato a: A.N.P.A.N.A. Sezione di Comiso 97013 Comiso (RG)
Valentina Frasca