Territorio Ragusa: “Bene il rinnovo del Teatro Tenda, ma si ignora il Teatro della Concordia”
"Ragusa, nonostante i buoni rapporti con la Presidenza della Regione vantati dal Sindaco, è in coda, solo prima di Enna, per i fondi assegnati alla provincia, con 1,6 milioni di euro per 8 teatri"
(22 novembre 2019)
L’Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana ha concesso al Comune di Ragusa un contributo di € 231.073,79 per un intervento di riqualificazione del Teatro tenda di via Spadola. A renderlo noto è l’assessore ai lavori pubblici, Gianni Giuffrida, che dichiara: “Grazie a questo finanziamento regionale, potremo mettere in atto il progetto esecutivo, inserito nel programma triennale delle opere pubbliche, che è stato redatto dal tecnico dell’Ente ing. Giuseppe Corallo per la cui esecuzione è stata prevista una spesa complessiva di €300.000,00. Tra le principali opere previste la sostituzione del membrana di copertura, la realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione con tecnologia led, il rifacimento dell’impianto di rilevazione incendi, la messa in opera di porte tagliafuoco, la sostituzione del gruppo elettrogeno e delle sedie in plastica della platea”.
Questa è di sicuro una bella notizia, ma c’è chi è voluto intervenire approfondendo meglio la questione.
“Ragusa, nonostante i buoni rapporti con la Presidenza della Regione vantati dal Sindaco, è in coda, solo prima di Enna, per i fondi assegnati alla provincia, con 1,6 milioni di euro per 8 teatri”. A rilevarlo sono i vertici di Territorio di Ragusa, il segretario Michele Tasca e il suo vice Emanuele Distefano, che non possono che plaudire ad un intervento che risulta, comunque assai tardivo, considerate le condizioni della struttura, al limite dell’agibilità. Ma Tasca e Distefano non possono fare a meno di rilevare negativamente come l’amministrazione non abbia presentato un progetto per la ricostruzione dell’ex cinema Marino, per ridare vita al Teatro della Concordia, vanto e valore identitario della città. Secondo i due, dopo il disinteresse totale mostrato dall’amministrazione precedente, anche questa mostra di non considerare l’importanza del recupero dell’ex cinema.
Trapelano voci circa i costi eccessivi di un eventuale progetto che difficilmente sarebbe stato approvato a Palermo, ma Michele Tasca commenta: “E’ una vergogna, la questione del Teatro della Concordia si trascina da troppo tempo, ora emergono particolari che non depongono bene per questa amministrazione. C’erano le risorse ma non sappiamo che fine hanno fatto, il Sindaco Cassì farebbe bene a chiarire che fine hanno fatto i diversi milioni di euro stanziati dai sindaci nel passato, c’erano contributi nazionali, contributi regionali, c’era di tutto e su tutto questo è calato il silenzio più assoluto. Così come erano riusciti a fare gli amministratori a 5 Stelle, anche quelli dell’amministrazione Cassì mantengono il più assoluto riserbo sulle intenzioni progettuali per la struttura di via Ecce Homo, nel cuore del centro storico di Ragusa superiore. Una struttura che, al di là dei suoi limiti tecnici come teatro, rappresenta comunque la storia, l’identità di una città, del tutto dimenticate, sull’altare di politiche culturali da definire nei contorni e nei contenuti”.
Il vicesegretario Distefano ricorda che “il vecchio cinema, un tempo di proprietà comunale poi passato al privato in enfiteusi perpetua, fu riacquisito al patrimonio pubblico grazie all’azione coraggiosa dell’ex sindaco Nello Dipasquale che riuscì ad espropriare la struttura, provvedendo anche ad una progettazione che è stata snobbata dai suoi successori, nonostante la presenza in giunta, nella passata e in questa amministrazione, di personaggi politici che sull’ex cinema Marino hanno costruito anche campagne elettorali”. Inevitabile per i vertici di Territorio “auspicare la futura presenza a Palazzo dell’Aquila di un Sindaco con le adeguate capacità per rispolverare i progetti e ridare vita al teatro della città”.
“Un errore imperdonabile e una mancanza di rispetto per la storia di Ragusa – concludono i due – il continuare, con ostinazione, a ignorare il recupero della struttura che, fra l’altro, per le condizioni fatiscenti e per quelle igienico sanitarie al limite, dovute alle deiezioni dei colombi, necessita, quantomeno, di una urgente bonifica di tutta l’area interessata”.
Claudia Trapani