Stop dalla Regione siciliana al pane congelato venduto come fresco
L'assessorato alle Attività produttive interviene contro la pubblicità ingannevole
Stop alla frode del pane congelato, niente più mafalde, pagnotte e sfilatini surgelati e venduti per freschi. La Regione siciliana interviene per combattere la pubblicità ingannevole e tutelare la qualità del prodotto e i diritti dei consumatori.
E’ stato l’assessore regionale alle Attività produttive, Mimmo Turano, a firmare il decreto che tutela il pane fresco siciliano e sanziona la pubblicità ingannevole. “Si tratta di un provvedimento molto importante – spiega Turano – che ha l’obiettivo di tutelare il pane siciliano, i suoi produttori e i suoi consumatori”.
Il nuovo decreto ribadisce i contenuti fondamentali della legge 580 del 1967 che stabilisce le caratteristiche del pane e le eventuali denominazioni, ma chiarisce che può chiamarsi “pane fresco” soltanto il pane preparato secondo un processo di produzione continuo senza interruzioni finalizzate al congelamento e al surgelamento o ad altri trattamenti con effetto conservante.
Il provvedimento dell’assessorato alle Attività produttive sanzionerà anche la pubblicità ingannevole sul pane. “Le diciture come pane di giornata, appena sfornato o caldo – sottolinea l’assessore – non potranno più essere utilizzate per alimenti che in realtà non sono freschi”. Il decreto infatti stabilisce che il pane parzialmente cotto, surgelato o non surgelato, dovrà essere venduto in comparti separati dal pane fresco e in confezioni con etichette riportanti le indicazioni previste dalla normativa vigente in materia di prodotti alimentari e con le necessarie indicazioni per informare il consumatore sulla natura del prodotto. “Il ‘decreto pane’ è stato pensata per tutelare da un lato il consumatore e consentirgli una corretta e completa informazione relativa a ciò che sta comprando e mangerà e dall’altro l’artigiano che lavora con prodotti di qualità e garantisce pane e prodotti da forno di pregio”, conclude Turano. (G.C.)