Sparatoria a Vittoria: fermato un 27enne. Intanto Confcommercio e Reset chiedono più controlli
L'uomo, che ha precedenti per rapina e per favoreggiamento nell’omicidio di Francesco Nigito commesso nel 2012, dopo le formalità di rito, è stato trasferito presso il carcere di Ragusa
(13 gennaio 2020)
Sabato scorso, a Vittoria, alle prime luci dell’alba, le volanti del Commissariato di Polizia sono intervenute nella centralissima piazza del Popolo, per aver ricevuto la segnalazione di una rissa con uso di armi da fuoco. La lite, scaturita per futili motivi, è poi degenerata con il ferimento non grave, a seguito di colpi di arma da fuoco, di un ragazzo ed una ragazza, medicati presso l’ospedale locale e successivamente dimessi. Le indagini e le relative attività di ricerca, avviate immediatamente dalla Polizia di Stato, hanno consentito di rintracciare il presunto responsabile: Giovanni Interlici, 27enne pregiudicato. L’uomo, che ha precedenti per rapina e per favoreggiamento nell’omicidio di Francesco Nigito commesso nel 2012, dopo le formalità di rito, è stato trasferito nel carcere di Ragusa. Un altro soggetto è stato invece denunciato a piede libero per favoreggiamento personale.
“Alla luce dei fatti di cronaca che sono accaduti l’altra notte e che hanno messo in serio pericolo l’incolumità dei cittadini, siamo fermamente convinti che servono azioni più concrete e continue, a cominciare da controlli intensificati in aree come quella della piazza, del centro storico e anche dell’isola pedonale nel tratto di via Cavour, tutte zone in cui si annidano degrado e potenziali pericoli per la nostra comunità”. A dirlo il presidente di Confcommercio Vittoria, Gregorio Lenzo, a nome di tutto il direttivo. “La sicurezza – continua Lenzo – è una priorità per Vittoria come per qualsiasi città. “Servono “politiche per la sicurezza” efficaci e concertate tra tutte le istituzioni, le forze dell’ordine e le parti sociali. Occorre agire con determinazione sul piano preventivo e, se serve, repressivo. Un plauso, inoltre, lo rivolgiamo alle forze dell’ordine per come riescono in maniera tempestiva a intervenire su situazioni che mettono in pericolo la vita dei cittadini. Riteniamo – prosegue – indispensabile, però, un aumento di organico e di controlli, affinché si possa agire in maniera preventiva verificando quelle zone del centro storico di una città piena di attività e i cui operatori commerciali lavorano per offrire ai visitatori l’aspetto di Vittoria città accogliente. Ognuno deve fare la propria parte. Siamo convinti che controlli più intensi garantiscono la sicurezza dei cittadini nonché dei visitatori dei paesi limitrofi che da anni frequentano i salotti del nostro centro storico animando una intensa e vivace movida di locali tra ristoranti e pub che fino a tarda sera illuminano la nostra città”.
“La città di Vittoria, nonostante le forze dell’ordine abbiano fatto subito chiarezza individuando il presunto responsabile, resta attonita. La gravità di quanto accaduto nella notte tra venerdì e sabato fa il paio con tutti gli altri pesanti e tragici fatti che si sono verificati nella nostra città in questi ultimi mesi. Un quadro a dir poco devastante che non può fare rimanere in silenzio tutti i padri e le madri di famiglia che hanno a cuore le sorti di Vittoria e che vogliono sperare in un futuro migliore”. Anche il direttivo dell’associazione Reset Vittoria mette in rilievo la necessità di imprimere subito una svolta per evitare che episodi del genere tornino a ripetersi. “E’ scontato sollecitare maggiore controlli per una città che ha dovuto fare i conti con lo scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose – aggiunge il direttivo di Reset Vittoria – e quindi ci uniamo doverosamente al coro di quanti, fino ad adesso, hanno rivolto sollecitazioni lungo tale direzione. E’ evidente la carenza di mezzi, uomini e strategie da parte delle forze dell’ordine locali, compresa la polizia municipale. Ecco perché interpelliamo la Prefettura e il Comune affinché arrivino con urgenza delle risposte. Le forze dell’ordine, adoperate in talune occasioni a sanzionare e a controllare le attività serali in modo blando e inopportuno, tralasciano il vero controllo del perimetro cittadino. E, in una città di oltre 60.000 abitanti, sono questioni gravi”.
“Secondo noi, però – spiega ancora il direttivo di Reset – occorre guardare oltre. E, in particolare, al ruolo che sono chiamate a svolgere le agenzie educative della nostra città. Come siamo messi, ad esempio, con il fenomeno della dispersione scolastica? E’ vero che continuano a registrarsi sacche rilevanti che, purtroppo, non consentono di alleviare la pesantezza del fenomeno? E, soprattutto, cosa si può cercare di fare per invertire la tendenza? Nessuno, sia chiaro, pretende di avere la bacchetta magica. Ma sarebbe opportuno che a palazzo Iacono, l’attuale commissione straordinaria e, quando sarà, la prossima amministrazione comunale, comincino a interrogarsi su queste difficoltà. Soltanto attraverso la scuola e lo studio, è possibile aggirare questa cappa che si aggira sulla nostra città. Le parole del procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, in proposito, non sono vane. Secondo noi, infatti, hanno un fondamento reale e, soprattutto, sostanziale. Soltanto attraverso la cultura, per potere contare sul diritto della scelta, si potrà davvero puntare a una Vittoria con cittadini più consapevoli e che intendono davvero attuare il cambiamento. Reset vuole provare ad avviare un percorso lungo questa direzione. Ma per farlo c’è bisogno dell’aiuto di tutti, a cominciare dalle istituzioni. Riteniamo che quanto accaduto di recente sia l’unica conferma del fatto che non si può rimanere a guardare e chi resta in silenzio ha sicuramente torto. Stavolta, infatti, è toccato a due ragazzi essere feriti, per fortuna in maniera non grave. La prossima potrebbe succedere, così come purtroppo è già accaduto nel luglio scorso, ai nostri figli. Vogliamo davvero che finisca così?”.
Claudia Trapani