Sicilia in lutto per il suo “assessore gentiluomo”: con la morte di Sebastiano Tusa “si spegne una luce”
L’archeologo era diretto in Kenya per un progetto Unesco. Innumerevoli gli attestati di stima e vicinanza alla famiglia, e spunta anche un sondaggio di Demopolis non ancora pubblicato dal quale era risultato l'assessore più amato dai siciliani
(11 marzo 2019)
La notizia che non ti aspetti. Leggi di un aereo precipitato a migliaia di chilometri dalla tua terra e ti dispiace infinitamente per le 157 vittime, ma mai immagineresti che la tragedia scuoterà la Sicilia nel profondo. Il timore prende forma quando, dalle prime notizie, viene fuori che su quel maledetto Boeing 737 Max della Ethiopian Airlines viaggiavano 8 italiani, e diventa incredulità, dolore, sgomento quando viene ufficializzato che uno di quegli otto è l’assessore ai Beni Culturali della Regione Siciliana, Sebastiano Tusa, archeologo di fama internazionale, Sovrintendente del Mare della Regione. Tusa era diretto in Kenya, per un progetto dell’Unesco. In quel Paese era già stato a Natale, insieme alla moglie, Valeria Patrizia Li Vigni, direttrice del Museo d’Arte contemporanea di Palazzo Riso a Palermo.
Quello di ieri è il secondo incidente per il Boeing 737 nel giro di cinque mesi, l’altro si era verificato in Indonesia con la Lion Air e in quel caso avevano perso la vita 189 persone. Eppure l’aereo era nuovissimo, e cosa possa aver causato la tragedia, a pochi minuti dal decollo da Addis Abeba, al momento resta un mistero. La Procura di Roma ha aperto un’indagine in relazione alla morte degli italiani, coordinata dal procuratore Giuseppe Pignatone, ma al momento senza indagati e ipotesi di reato.
“Il mio profondo dolore per la tragedia dell’aereo dell’Ethiopian Airlines – scrive il vicepremier Luigi Di Maio –, in cui hanno perso la vita anche 8 nostri connazionali. Esprimo la mia vicinanza alle loro famiglie e alla Regione Sicilia per la perdita dell’assessore Sebastiano Tusa”.
“Dolore e preghiera per tutte le vittime della tragedia aerea in Africa, siamo vicini ai famigliari e lo saremo anche in futuro” ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini.
“Sono vicino alle famiglie delle vittime dell’incidente aereo in Etiopia, a pochi chilometri da Addis Abeba. Una terribile tragedia anche per il nostro Paese” per il presidente della Camera Roberto Fico.
“Il disastro aereo in Etiopia è una tragedia che ci colpisce tutti. Esprimo il mio più vivo cordoglio, – ha detto il presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati – anche a nome del Senato, ai familiari delle vittime, molte delle quali in Africa per ragioni umanitarie. Partecipo al dolore della Regione Sicilia per la perdita dell’assessore Sebastiano Tusa”.
Ma chi era Sebastiano Tusa? Chi era questo archeologo prestato alla politica per il quale oggi anche Alberto Angela ha espresso parole di cordoglio? “Mi avevano sempre colpito in lui la grande professionalità – ha dichiarato lo studioso e noto presentatore – il suo entusiasmo, la sua capacità di organizzare la ricerca e le scoperte. Tusa era certamente una delle figure più luminose dell’archeologia: direi che si è spenta una luce”.
Tusa nutriva un amore viscerale per il mare e l’archeologia, era famoso in tutto il mondo per le sue ricerche di archeologia marina, di cui è stato docente, e primo Sovrintendente del mare della Regione Siciliana, nell’istituto che lui stesso aveva fortemente voluto e creato per valorizzare le coste dell’Isola e i suoi tesori sommersi. Innumerevoli gli attestati di stima che si rincorrono sui social e tantissime anche le iniziative già in itinere per ricordarlo, mentre in molti stanno già proponendo di intitolare diversi siti archeologici alla sua memoria ed è stato ufficializzato che nel Parco archeologico Valle dei Templi si terrà una serata a lui dedicata il 6 luglio dal titolo “La vita e le pietre di Sebastiano Tusa”.
Il professore Sebastiano Tusa era nato a Palermo il 2 agosto 1952 e l’amore per l’archeologia l’aveva ereditato dal padre, il noto archeologo Vincenzo Tusa. La sua avventura come assessore, al fianco dell’amico Nello Musumeci, era iniziata nell’aprile scorso e il governatore è stato in silenzio fino al momento della conferma ufficiale dell’Unità di crisi del ministero degli Esteri. Poi poche parole: “Sono distrutto. È una tragedia terribile, alla quale non riesco ancora a credere: rimango ammutolito. Perdo un amico, un lavoratore instancabile, un assessore di grande capacità ed equilibrio, che stava andando in Kenya per lavoro. Un uomo onesto e perbene, che amava la Sicilia come pochi. Un indimenticabile protagonista delle migliori politiche culturali dell’Isola”.
Musumeci da qualche tempo era in possesso dei dati di una indagine Demopolis sull’indice di gradimento degli assessori della sua giunta. Aveva chiesto di non divulgarla per il momento, ma adesso da quello studio viene fuori proprio che, in un periodo contraddistinto dalla sfiducia e dall’antipolitica, Sebastiano Tusa era risultato l’assessore più apprezzato dai siciliani, battendo di poco il collega Ruggero Razza. Lo stesso assessore che ieri ha tenuto i contatti con la Farnesina e che ha avuto l’onere di comunicare la notizia al Presidente Musumeci. Sui palazzi del potere a quel punto cala il silenzio e le bandiere vengono esposte a mezz’asta. Tutti piangono l’intellettuale, l’assessore gentiluomo, mentre nella sua casa di piazza Ignazio Florio, a Palermo, inizia lo straziante andirivieni di familiari, amici e conoscenti. La vedova, Valeria Patrizia Li Vigni, dice che se lo sentiva, che per la prima volta in tanti anni lo aveva visto partire scuro in volto, ma mosso dal senso del dovere. Lui che aveva sconfitto anche importanti problemi di salute a quella conferenza a Nairobi doveva esserci, per conto dell’Unesco. Ieri mattina era andata a fare jogging con un’amica, poi alla Messa come ogni domenica. Il marito le aveva detto che appena atterrato l’avrebbe chiamata, ma quando l’orario è passato l’ansia ha iniziato a crescere. Compagna di mille avventure, solo tre mesi fa lei stessa lo aveva accompagnato in Kenya, e per questo inizialmente qualcuno aveva ipotizzato che su quel volo maledetto ieri ci fosse pure lei.
“Sono molto dispiaciuto per la morte di Sebastiano Tusa, era il mio erede naturale e una persona competente e cordiale. Avevamo ancora tante cose in sospeso in Sicilia” ha dichiarato Vittorio Sgarbi, al quale Tusa era succeduto come assessore ai beni culturali dopo le dimissioni. Il presidente dell’ARS, Gianfranco Micciché, ha detto: “Tra quegli italiani morti c’era anche un uomo delle istituzioni, un uomo di profonda cultura che aveva fatto della sua domenica di riposo una qualsiasi altra giornata di lavoro, allo scopo di promuovere l’immagine della Sicilia all’estero, per adempiere al suo ruolo di assessore ai Beni culturali”.
Profondo dolore anche dell’Associazione Nazionale Archeologi che, in una nota, “apprende con dolore e sgomento la prematura scomparsa di Tusa, ideatore della Soprintendenza del Mare, professore, socio onorario di Ana, archeologo di rara sensibilità umana e professionale, coraggioso e lungimirante innovatore, capace di incoraggiare ed infondere ottimismo nei suoi allievi e collaboratori”. Il vicepresidente della Regione, Gaetano Armao, si è detto “attonito per la scomparsa dell’amico, grande archeologo siciliano e amministratore corretto” mentre il presidente della Commissione Lavoro, Formazione e Cultura dell’Ars, Luca Sammartino, parla di “una tragedia terribile. La Sicilia piange un uomo straordinario, di grande cultura che amava infinitamente la sua terra. Ho avuto la fortuna di lavorare con lui ed ho imparato tanto. Mancherà il suo garbo, la sua competenza e la sua immensa cultura”.
“La morte di Sebastiano Tusa ci lascia senza parole. Ho conosciuto una persona dalle grandi qualità umane, prima ancora che studioso di statura internazionale e ottimo assessore, capace di intervenire con una visione di ampio respiro nel campo dei Beni culturali” ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone.
Attestati di stima anche dalla provincia di Ragusa, dove Tusa era ammirato e rispettato per il grande lavoro che stava portando avanti. Il direttore del Polo Regionale per i siti culturali di Ragusa e per i parchi di Cava Ispica e Kamarina, l’archeologo Giovanni Di Stefano, dice: “La perdita drammatica di Sebastiano Tusa mi addolora profondamente, perdiamo un amico sincero e uno studioso di grande valore, che, con spirito di servizio e generosità aveva accettato l’oneroso incarico di Assessore. Sebastiano è stato un protagonista della scienza Archeologica, come insigne preistorico di stampo evoluzionista, con risultati di ricerca per la preistoria del Mediterraneo indelebili nella storia degli studi. Nella Sua ultima frontiera di studi e di impegno nei ruoli regionali, l’archeologia subacquea, ha scritto delle pagine che rimarranno per sempre nella storia della moderna ricerca archeologica mondiale”.
“Una stretta di mano ed un arrivederci al 15 aprile sono le ultime cose con le quali ci eravamo lasciati con Sebastiano Tusa, nell’incontro del 27 febbraio, in occasione dell’inaugurazione del laboratorio scientifico del museo civico di storia naturale di Comiso” fa sapere il sindaco di Comiso, Maria Rita Schembari, turbata e addolorata dalla tragica notizia. “Tusa aveva avuto parole di grande elogio per la realtà di Comiso – continua – tanto da promettere di tornare nella nostra città per un’intera giornata e mettersi a disposizione per ascoltare le esigenze relative al patrimonio architettonico che ha bisogno di grandissime cure. La sua predisposizione alla bellezza ed all’arte erano i suoi più grandi meriti. La Sicilia tutta, perde un grandissimo studioso ed un eccezionale Assessore ai beni culturali”. Per questo motivo anche Comiso ha proclamato il lutto cittadino.
“Una domenica segnata da una notizia terribile” ha scritto il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, che, a nome di tutta la città ha espresso le sue condoglianze alla famiglia dell’assessore Sebastiano Tusa, di tutte le vittime del disastro aereo etiope e al Governo regionale.
Anche il dr. Filippo Dispenza, infine, in rappresentanza della Commissione straordinaria del Comune di Vittoria, ha voluto esprimere cordoglio e vicinanza alla famiglia dell’assessore Tusa e alla Regione Siciliana. “Avevo avuto modo di conoscere l’assessore in occasione di una riunione finalizzata alla messa in sicurezza del Teatro Vittoria Colonna e ne avevo apprezzato sin da subito le elevatissime capacità professionali, la straordinaria cultura, l’accoglienza, la disponibilità e l’attenzione che aveva riservato alle nostre esigenze di restituire il teatro ai cittadini di Vittoria. Tusa si era impegnato a fornire il sostegno della Regione alla messa in sicurezza di quello che egli stesso aveva definito un autentico gioiello architettonico. La Sicilia, e con essa l’Italia tutta, perde un uomo di cultura, un archeologo entusiasta e appassionato, un professionista illuminato e rigoroso che aveva messo a disposizione dei cittadini siciliani le sue elevatissime competenze, apprezzate a livello internazionale. come dimostrano le sue ricerche, che non conoscevano confini. Con la sua scomparsa esce di scena un vero e autentico gentiluomo della politica”.
Valentina Frasca