Sì al pesce, ma che sia buono e fresco! Dall’Asp si monitorano i molluschi del Porto Grande di Siracusa
"E’ nostro obiettivo – ha affermato Angelo La Vignera – garantire pratiche commerciali leali per gli alimenti, tutelare l’interesse dei consumatori e la loro informazione nel rispetto delle linee guida assessoriali e della normativa in vigore"
(21 novembre 2019)
Come resistere ad un gustoso piatto a base di pesce fresco o molluschi locali? Tutto ciò a patto che siano freschi e ben conservati. È il dilemma di moltissimi consumatori che in ogni stagione amano gustare il pesce ma non bisogna dimenticare che basta poco per avere brutte sorprese, una semplice negligenza in questi casi può costarci una seria intossicazione. In particolare, come molte altre tipologie di pesce, con le cozze bisogna prestare massima attenzione perché i rischi maggiori si verificano dopo aver consumato cozze non fresche oppure crude. La contaminazione avviene perché si tratta di organismi che assorbono le sostanze, spesso anche nocive, che si trovano nel mare in cui vengono allevate. Da qui l’esigenza di ripulirli e cuocerli per evitare problemi a livello gastrointestinale. Anche se l’eventuale contaminazione batterica nella maggior parte dei casi si risolve breve tempo si porta dietro una serie di conseguenze davvero sgradevoli come, nausea, vomito, dissenteria e crampi addominali. Per evitare tali situazioni oltre a semplici ma fondamentali accorgimenti, da adottare nella scelta dei prodotti e nelle fasi di cottura come dicevamo, i consumatori siracusani, potranno adesso contare su una serie di controlli avviati dall’Asp di Siracusa. A questo proposito, infatti, il Dipartimento di Prevenzione Veterinaria, diretto da Angelo La Vignera ha avviato un piano di monitoraggio e di sorveglianza della filiera della molluschicoltura al Porto Grande di Siracusa. L’attività di campionamento sarà effettuata nell’area di produzione con il supporto logistico delle società di allevamento, da un gruppo di veterinari allo scopo di prevenire, eliminare o ridurre a livelli accettabili i rischi per il consumatore, al fine di conseguire un livello elevato di tutela della salute pubblica.
“E’ nostro obiettivo inoltre – ha affermato La Vignera – garantire pratiche commerciali leali per gli alimenti, tutelare l’interesse dei consumatori e la loro informazione nel rispetto delle linee guida assessoriali e della normativa in vigore. L’attività svolta consiste nel prelevare settimanalmente nel Porto Grande di Siracusa campioni di mitili per lo studio delle biotossine algali, per i controlli dei parametri microbiologici e di quelli chimici oltre ai prelievi costanti di campioni di acqua di mare per valutare l’eventuale presenza di fitoplancton tossici. Se i risultati dei controlli nelle zone di produzione indicano che i requisiti non sono rispettati vengono adottati gli opportuni provvedimenti a salvaguardia della collettività indicati nelle linee guida e comunicati alle autorità competenti”.
Senza dubbio un grande incoraggiamento ad inserire con maggior fiducia nella nostra dieta prodotti del pescato locale, una scelta che oltre a favorire la nostra salute, è destinata a ricadere favorevolmente sull’economia e l’imprenditoria di casa nostra.
Nadia Germano Bramante