Scicli: il maltempo e i danni alla fragilità del patrimonio artistico. “Proteggere i simboli della città!”
A dichiararlo è il Coordinatore di Forza Italia Giovani Scicli, Matteo Giannì, il quale sollecita un intervento da parte dell'amministrazione comunale e parla anche del turismo post-Montalbano
(13 novembre 2019)
Ieri, in via Mormino Penna a Scicli, si è verificato il crollo di una piccola parte del cornicione in pietra dalla facciata della chiesa di San Giovanni. Un evento dovuto con molta probabilità alle violente precipitazioni che hanno colpito il territorio in questi giorni. Un evento, dunque, dettato dal caso e non di certo da responsabilità umane. “Tale evento deve far riflettere circa la fragilità del nostro patrimonio artistico ed architettonico. Non possiamo permettere che simboli della cristianità e non solo della città si trovino in questa situazione di pericolo. Per questo, invitiamo l’Amministrazione ad intervenire con le autorità competenti per constatare la reale situazione di queste antiche strutture, particolarmente esposte ai sempre più violenti fenomeni atmosferici”. A dirlo è il Coordinatore di Forza Italia Giovani Scicli, Matteo Giannì. “Tutelare il nostro patrimonio architettonico, – prosegue – in particolare quello religioso che maggiormente simboleggia la storia della Città, dovrebbe essere una priorità. La protezione dei nostri simboli è strettamente connessa con un tema più vasto e di particolare importanza: lo sviluppo turistico della città ed il Post Montalbano. Il nostro movimento è stato il primo a porre con una certa energia tale “incombenza” al centro del dibattito pubblico locale. Altri partiti, anche riprendendo fedelmente le nostre proposte, hanno solo successivamente iniziato a parlare del “Post Montalbano”. Ultimamente si è gioito per la presenza di tv straniere. Si tratta certamente di avvenimenti positivi, ma di certo non risolutivi dei problemi presenti e futuri del turismo sciclitano. Le nostre proposte sono molto semplici e le ripetiamo per l’ennesima volta: la Consulta per il Turismo, prezioso strumento partecipativo con il quale le associazioni di categorie e gli amministratori potrebbero stabilmente confrontarsi ed assumere le più utili e condivise decisioni in materia di sviluppo turistico ed economico della Città e delle Borgate. Ricordiamo che la Consigliera Buscema aveva già proposto nel 2017 una mozione in tal senso, che era stata bocciata dalla maggioranza di Sinistra di allora. Alla Consulta vanno aggiunti anche la fondamentale riattivazione dell’Ufficio Turistico, necessario ed utile in un centro storico che ha o aveva una forte affluenza di visitatori, e l’immediato avvio di un serio piano di recupero e valorizzazione di Chiafura, che potrebbe rappresentare un polo archeologico e museale in grado da fare da traino per il turismo ibleo”.
Prosegue il coordinatore: “Imprescindibile anche un’efficace rete promozionale tra i comuni iblei, al fine di incrementare l’esposizione nazionale ed internazionale della Val di Noto, nonché la programmazione della stagione estiva, sull’esempio di Marina di Modica o di “Basole di Luce”, di concerto con le associazioni e con largo anticipo, supportando i privati nelle loro attività ricreative. Privati che vanno supportati anche tramite incentivi per regolarizzare i B&B non dichiarati che, come sappiamo, non sono pochi nel nostro territorio. Non solo, sarebbe opportuno potenziare i servizi essenziali della città, a partire dalla pulizia delle spiagge, dei lungomari ed anche dalla gestione della raccolta dei rifiuti, tramite l’installazione di isole ecologiche e l’introduzione di un sistema premiale per favorire la differenziata tra i cittadini. Un territorio pulito non è solo un bene per l’ambiente e l’igiene pubblica, ma è anche un eccellente biglietto da visita per i turisti. Non andrebbe tralasciata l’enorme opportunità garantita dal turismo congressuale (come dimostrano alcuni recenti ed importanti eventi, su input dei privati, nella nostra Scicli) e dal turismo archeologico, che, oltre a Chiafura, potrebbe arricchirsi del sito militare collocato sotto una parte di Via Mormino Penna, ovvero il rifugio antiaereo che andrebbe valorizzato da un punto di vista museale. Queste sono le nostre proposte, – conclude – alcune delle quali immediatamente applicabili ed a costo zero. Si mettano da parte le differenze politiche e si faccia squadra per la Città. Scicli e gli sciclitani meritano di avere una classe politica all’altezza della grande storia di questa splendida Città. Programmiamo sin da ora il Post Montalbano, pensiamo al futuro di Scicli”.