Scicli: audio Demaio e caccia all’untore, il legale della donna conferma querela. Iacono: chieda scusa e si dimetta
La tesi bizzarra del presidente del Consiglio comunale il cui audio, condiviso in gruppi WhatsApp, ha scatenato la caccia all’untore raggiungendo migliaia di persone: ma a suo dire la responsabilità sarebbe di ‘certi giornalisti’
(25 marzo 2020)
Il messaggio di Danilo Demaio, presidente del Consiglio comunale di Scicli, destinato alla paziente risultata positiva al test del coronavirus, secondo quanto riferito dal legale della stessa, Giusy Cicero, non contiene alcuna richiesta di scuse, ma solo una generica solidarietà rispetto agli attacchi devastanti che alla donna sono derivati non già, secondo Demaio, dalla – quanto meno imprudente – sua indicazione del nome e cognome della donna in un messaggio audio condiviso su vari gruppi WhatsApp, ma dalla responsabilità di “certi giornalisti che hanno approfittato del momento per creare attriti e dare in pasto ai lupi notizie false”.
E infatti lo stesso legale conferma la volontà della donna di agire legalmente perché la solidarietà, tardiva, è arrivata “in una forma tale che tende, comunque, a far ricadere la responsabilità su terzi. Quell’audio, con tanto di nome e con l’allusione finale alla possibilità che non sia stata rispettata a pieno la prassi, hanno esposto la mia cliente ad attacchi feroci e diffamatori. Ad oggi rimane quindi ferma la volontà della mia assistita di adire le vie legali nei confronti di chi e quanti hanno divulgato il suo nome e messo in discussione la sua responsabilità nello svolgimento dell’auto-isolamento”.
E arrivano anche le richieste di dimissioni. Il primo a porre il problema dell’incompatibilità tra quel messaggio audio e la presidenza del consiglio comunale è stato Bartolo Iacono, avvocato e già consigliere comunale.
“Chi non è adeguato a rappresentare le istituzioni – scrive Iacono – si dimetta e lo faccia subito. Se il presidente del consiglio comunale di Scicli commette la leggerezza di rivelare le generalità della persona trovata positiva al coronavirus (primo caso a Scicli ) aprendo una vera e propria caccia all’untore e scatenando un putiferio generale, deve solo per questo dimettersi e chiedere scusa prima alla persona indicata e poi a tutta la città, senza se e senza ma! La cosa più grave è che lo stesso dice di averlo appreso nella sua funzione istituzionale … il rilievo penale della condotta è evidente. Devo dare atto al sindaco di aver dato la notizia alla cittadinanza con grande senso di responsabilità e con il rigore necessario rappresentando pure che il soggetto interessato era già sotto osservazione avendo lo stesso segnalato il rischio… e di questo va dato merito alla interessata. L’intervento maldestro e irresponsabile del Presidente del consiglio comunale l’ha invece esposta al collettivo e altrettanto irresponsabile e volgare “ dalli all’untore “. Dimissioni subito ! E per subito si intende subito”.
La stessa necessità delle dimissioni è sostenuta da Margherita Gintoli, esponente di Fratelli d’Italia.