Regione, 1,5 miliardi di fondi europei per l’emergenza. Oggi supermercati aperti fino alle 23
Musumeci corre ai ripari dopo le contestate restrizioni aggiuntive rispetto alla normativa nazionale. Ecco il dettaglio degli stanziamenti per imprese, famiglie, studenti
(11 aprile 2020)
Una manovra tutta orientata a fronteggiare l’emergenza coronavirus, con l’utilizzo di un miliardo e mezzo di fondi europei rimodulati. Ecco le principali norme inserite nel testo varato dalla giunta regionale dopo due sedute fiume a palazzo d’Orlenas.
Prestiti a famiglie: via libera all’utilizzo di 900 milioni di euro non ancora impegnati della programmazione dei fondi europei 2014-2020. Soldi che saranno gestiti dall’Irfis. Un pacchetto da 300 milioni andrà alle famiglie per sostenere i consumi. «I destinatari della misura — si legge nella bozza — sono le persone fisiche residenti in Sicilia almeno a fare data dal 31 dicembre 2019 che hanno dichiarato nel 2018 un reddito netto non superiore ai 15 mila euro. Il contributo, fino a un massimo di 5 mila euro da restituire a partire dal 31 gennaio 2022, non richiederà la valutazione di merito bancaria e nemmeno garanzie personali. Ma potrà essere erogato solo a un componente a famiglia».
Prestiti ad imprese e aziende artigiane: il secondo pacchetto, da 400 milioni, riguarderà invece prestiti fino a 30 mila euro con lo stesso meccanismo dei prestiti alle famiglie. Potranno chiederli imprese «con domicilio fiscale in Sicilia e un utile netto nel 2018 non superiore a 30 mila euro e numero addetti non superiore alle 5 unità». La norma vale anche per le imprese artigiane e le cooperative ma i fondi pari ad altri 200 milioni saranno gestiti in questo caso dalla Crias e dall’Ircac. In questo articolo sono previsti anche 10 milioni di euro «per sostenere l’editoria, anche online, e con misure anche in deroga ai vincoli tipologici di legge».
Contributi affitto fuori sede e sospensione canoni Iacp: confermate le proposte già annunciate dal presidente della Regione Musumeci, come quella di un contributo per le spese d’affitto fino a 800 euro per gli studenti siciliani che sono iscritti in atenei di altre regioni e siano parte di nuclei familiari con reddito Isee non superiore ai 23 mila euro all’anno. Prevista inoltre la sospensione dei canoni di affitto delle 51 mila famiglie che vivono in case popolari e delle 21 famiglie che hanno ricevuto mutui attraverso le cooperative edilizie.
Turismo, cultura, sport: l’assessore al Turismo, Manlio Messina, ha presentato un pacchetto di norme per aiutare la filiera alberghiera ed extralberghiera. Per incentivare le prenotazioni da parte dei turisti, siciliani compresi, la Regione pagherà alcune notti di pernottamento. Ad esempio, se una famiglia prenota un albergo per cinque giorni, due giorni li pagherà la Regione. Se prenota otto giorni, ne pagherà tre e così via. Un modo per immettere liquidità in un settore che prevede una stagione estiva pessima e per incentivare i turisti a prenotare nelle strutture alberghiere e nei b&b. Sempre sul fronte turismo, aiuti fiscali saranno garantiti alle agenzie di viaggio. Le associazioni sportive che ricevono aiuti dalla Regione avranno gli stessi finanziamenti del 2019, anche se non hanno fatto attività, e lo stesso finanziamento, anche un po’ maggiore con un incremento del fondo da 10 milioni, avranno i teatri e gli enti culturali sostenuti annualmente dalla Regione, anche se non faranno spettacoli a causa dell’emergenza sanitaria.
Per agevolare le famiglie, in previsione delle due giornate festive di chiusura (domenica e lunedì), i negozi alimentari, già autorizzati, potranno prolungare l’orario di apertura di oggi, sabato 11 aprile, fino alle ore 23. Lo ha disposto il governatore Nello Musumeci, con una circolare a firma del capo della Protezione civile regionale, Calogero Foti. La annuncia una nota di Palazzo d’Orleans, dopo le proteste della Cna che chiedeva di aprire alle pasticcerie e ad altri alimentari nei giorni pasquali e la richiesta di deroghe sul cibo da asporto. Il timore era di lunghe code oggi davanti ai supermercati.