“Redemption for a lost soul” vola al Saturnia Film Festival, da domani e fino al 4 agosto
Domani sera in Piazza Vittorio Veneto a Saturnia la prima serata del festival, e, tra gli eventi speciali fuori concorso, ci sarà la proiezione del promo del lungometraggio del regista Messicano Roberto Valdes
(30 luglio 2019)
“Redemption for a lost soul” vola al Saturnia Film Festival, il festival itinerante nelle piazze dei centri storici più belli della Maremma, organizzato, da domani e fino al 4 agosto, da Aradia Productions (di Antonella Santarelli) con il supporto del Comune di Manciano. Il festival è dedicato ai migliori cortometraggi provenienti da tutto il mondo ed è composto da tre sezioni: fiction, animazione e documentario.
Le serate saranno dedicate alla visione dei migliori cortometraggi provenienti da tutto il mondo, selezionati dalla Commissione Artistica del Festival presieduta da Alessandro Grande, regista e sceneggiatore (Premio David di Donatello 2018 con il Corto Bismillha), e di cui fanno parte Paolo Orlando per Medusa Film, Manuela Rima per Rai Cinema, la regista e attrice Sabrina Paravicini, e ancora Jacopo Quadri, Raffaele Buranelli, Luca Marino per Indaco film, Alessandro Amato e Luigi Chimenti della casa di produzione Dispàrte.
L’evento sarà itinerante e comprenderà le località di Saturnia, Manciano, Montemerano e Terme di Saturina, Rocchette di Fazio, nel vicino Comune di Semproniano. Domani sera in Piazza Vittorio Veneto a Saturnia la prima serata del festival, e tra gli eventi speciali fuori concorso, ci sarà, per l’appunto, la proiezione del promo del lungometraggio, ancora in fase di realizzazione, “Redemption for a lost soul”, del regista Messicano Roberto Valdes. Ad accompagnarlo ci saranno gli autori Turi Occhipinti e Gaetano Scollo, ed Emanuele Cavarra (curatore della sceneggiatura assieme a Valdes). Il progetto è sostenuto dal Libero Consorzio Comunale di Ragusa, dall’Associazione Ragusani nel Mondo e dagli imprenditori Agata Cappello e Cristiano Battaglia. Il film narra la vicenda drammatica, e dai risvolti misteriosi, di Marianna, ispirata a fatti realmente accaduti. “È la storia di una fede perduta, – spiega il regista – e di quella sensazione di non avere più quel qualcosa che ci spinge ad andare avanti nella vita; ma è anche la storia del ritrovamento e recupero della fede, e della possibilità di tornare a compiere azioni piene di senso”.
Come set è stato scelto il territorio ragusano, e in particolare Monterosso Almo, da cui sono partite le riprese in occasione dei festeggiamenti di San Giovanni Battista. Ancora una volta, il piccolo centro montano diventa set cinematografico. Lo era già stato, infatti, in passato per importanti produzioni quali “La stanza dello Scirocco”, “L’uomo delle stelle”, “Il capo dei capi”, “Nuovo mondo” e “L’ultimo dei corleonesi”.
Valentina Frasca