Ragusa, vendeva in negozio a 5 euro mascherine comprate on line a 0,15: sequestrati quasi 4 mila esemplari
Denunciato il titolare di un ‘ferramenta’. Mascherine (vietate dall’Inail) sequestrate anche in una farmacia di Pozzallo. E a Vittoria due bar-tabacchi servivano cornetti e caffè: titolari deferiti
(21 aprile 2020)
Mascherine di protezione del tipo Ffp2 con valvola, vendute a cinque euro l’una e prive di certificazione a garanzia della sicurezza. La Guardia di finanza ne ha sequestrate 3697 a Ragusa dopo avere eseguito controlli sulla filiera dai quali è emerso che le mascherine erano state acquistate dal commerciante ragusano su una nota piattaforma di compravendita online cinese, al prezzo unitario compreso tra 0,15 centesimi e 1,50 euro, accertando, quindi, l’esistenza di un ricarico che variava dal 334% al 3.125%.
Il titolare della ferramenta è stato quindi denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Ragusa per i reati di “Manovre speculative su merci” e “Frode nell’esercizio del commercio”. L’accusa è di aver importato e posto in commercio dispositivi di protezione individuale in assenza di idonea certificazione comprovante la qualità del prodotto, applicando rincari notevolmente fuori norma cercando di approfittare della particolare situazione di crisi epidemiologica a fini speculativi.
A Pozzallo la Guardia di finanza inoltre ha sequestrato in una farmacia 317 mascherine filtranti del tipo Ffp2 poste in commercio in violazione della disciplina del codice del consumo.
“I predetti dispositivi, contenuti all’interno di confezioni riportanti unicamente indicazioni in lingua cinese, – chiariscono gli investigatori – sono risultati privi del marchio CE e/o di idonea certificazione che ne attestasse la conformità. Gli approfondimenti avviati hanno finora permesso di accertare che i dispositivi sequestrati potrebbero appartenere ad una partita di merce per la quale l’Inail (competente a ricevere le comunicazioni da parte di produttori ed importatori come previsto dell’attuale normativa derogatoria di cui all’art. 15 del D.L. 18/2020) avrebbe già vietato l’immissione in commercio. In questo caso sono stati segnalati alla locale Procura della Repubblica per il reato di “Frode nell’esercizio del commercio” sia il distributore, una azienda operante in Lentini (SR), che l’importatore, una società con sede a Roma. Sul versante dei controlli relativi al rispetto dei divieti previsti dalle vigenti misure di contenimento – informa ancora la Guardia di finanza – le attività nei confronti degli esercizi commerciali, hanno condotto il nucleo di Polizia economico finanziaria al sequestro di un immobile – sito in Ragusa – adibito ad autolavaggio e privo delle autorizzazioni allo scarico delle acque reflue nella pubblica fognatura. Il titolare della ditta è stato denunciato per violazione del Codice dell’ambiente; la Compagnia di Vittoria a sanzionare due bar/tabacchi, operanti in stazioni di servizio all’interno del centro abitato, che proseguivano a servire caffè e cornetti ai propri clienti nonostante fosse loro vietato.
Pur potendo riscontrare – si legge nella nota – una generale propensione della collettività al rispetto delle restrizioni in essere, consapevoli della utilità di esse per il bene comune, non sono mancati casi estremamente singolari e qualche volta gravi.
Nella giornata di pasquetta, ad esempio i militari della Compagnia di Vittoria, a Scoglitti hanno sanzionato un uomo, proveniente da Gela, che ha pensato di approfittare della giornata soleggiata per dedicarsi al suo hobby preferito, la pesca subacquea. Il soggetto in questione, individuato ancora in mare, una volta uscito dall’acqua ha trovato ad attenderlo una pattuglia del Corpo che non ha potuto fare a meno di contestargli la violazione del divieto di spostamento fuori comune.
Ancora a Vittoria, un uomo è stato invece fermato poco prima della mezzanotte a bordo della propria autovettura, risultata priva di copertura assicurativa. Nel corso del controllo è stato riscontrato altresì che al conducente era stata da tempo revocata la patente di guida e già altre volte sanzionato per simile condotta. Per tale ragione A.V. (classe ’74) è stato denunciato a piede libero alla locale Procura della Repubblica per la violazione dell’art. 116 del Codice della strada ed il veicolo è stato sottoposto a fermo amministrativo.
Un ulteriore episodio ha visto invece protagonisti due 16enni ispicesi, che, a bordo di un ciclomotore, nella serata di sabato scorso, non si sono fermati all’alt di una pattuglia di militari della Tenenza di Pozzallo impegnata nei controlli per l’emergenza COVID-19.
I due, sfruttando la maggiore maneggevolezza del mezzo riuscivano momentaneamente a far perdere le proprie tracce, ma grazie alla targa del ciclomotore ed al fatto che uno dei due ragazzi era stato riconosciuto perché già noto ai militari (perché gravato, tra gli altri, da specifici precedenti di polizia in materia di stupefacenti), venivano dopo poco rintracciati grazie alle ricerche immediatamente avviate.
Il conducente del mezzo è stato trovato sul tetto della propria abitazione dove si era nascosto credendo di ritenersi al sicuro. I due ragazzi sono stati entrambi sanzionati per le violazioni al divieto di spostamento, mentre il conducente è stato anche segnalato alla competente autorità giudiziaria minorile per i reati di “oltraggio” e “resistenza a pubblico ufficiale”.
Albano