Ragusa si prepara per ‘Assembramento’, il nuovo centro commerciale…culturale!
Verranno utilizzati i locali dell’ex facoltà di Giurisprudenza di via Matteotti, per la creazione di una sorta di “campus” liberamente accessibile
(29 maggio 2020)
Ragusa vuole ripartire, e per farlo punta sulla cultura e sulle bellezze, sulla valorizzazione e sulla riscoperta del suo centro storico. Fra pochi mesi, infatti, nascerá ‘Assembramento’: non un nome a caso, ma uno di quelli che, in questa triste emergenza coronavirus, abbiamo continuamente e ripetutamente sentito, sinonimo di qualcosa che non si doveva fare. E se oggi Ragusa, come le altre città, si batte per evitare ogni forma di assembramento, per il futuro vuole puntare proprio sull’assembramento per dare la possibilitá ai giovani ragusani di riprendersi i propri spazi.
Ecco la dichiarazione del sindaco Cassì:
“Da anni si discute di come il decentramento di alcune attività abbia svuotato il cuore della città. Bene, è tempo di rivitalizzare un’area particolarmente depressa del nostro centro, come il versante sinistro scendendo da Corso Italia, con un luogo in cui far liberamente crescere talento e creatività dei ragusani, giovani e non solo.
Nei locali dell’ex facoltà di Giurisprudenza di via Matteotti sorgerà così una sorta di “campus” liberamente accessibile. Attorno al meraviglioso chiostro centrale avremo una scuola di musica, una galleria espositiva dove accogliere mostre, una sala insonorizzata per prove musicali e incisioni, uno spazio laboratoriale dedicato alle attività creative e artigianali, un auditorium, aule studio e un archivio “vivente” in cui raccontare la storia passata e futura di questo luogo e in cui le associazioni potranno incontrarsi.
Abbiamo chiamato il nostro Centro Commerciale Culturale “L’assembramento”, convinti che dalle difficoltà possano nascere nuove opportunità. Questo progetto, a cui lavoravamo da tempo, proprio durante il lockdown è stato infatti definito attraverso un lavoro di squadra coordinato dall’assessore alla Cultura, Clorinda Arezzo, per offrire ai ragusani la possibilità per riprendersi i loro spazi e ai giovani un luogo dove crescere.
Attraverso appositi bandi, le sale saranno affidate gratuitamente ad associazioni che hanno esperienza con le diverse funzioni del centro, individuate come quelle di cui più si sente la necessità attraverso un’indagine conoscitiva tra gli operatori culturali. Ogni ulteriore proposta è benaccetta per un luogo che vivrà una propria, pulsante, programmazione. Pochi mesi ancora, e vivremo un meraviglioso Assembramento. Ragusa riparte, ritrovandosi”.