Ragusa, rimasto senza lavoro tenta il suicidio: lo salva la telefonata della figlia alla Polizia
Sono seguiti momenti interminabili di tensione durante i quali gli agenti hanno continuato l’opera di persuasione fino a quando sono riusciti a convincere l’uomo a scendere dalla ringhiera, ponendolo in sicurezza
(31 marzo 2020)
Sono arrivati appena in tempo i poliziotti per potergli parlare e bloccarlo mentre, a cavalcioni sulla ringhiera, si stava buttando dal ponte di via Roma a Ragusa..
A segnalare le intenzioni suicide del padre è stata la figlia che in lacrime ha chiamato la sala operativa della Questura, attraverso il numero di emergenza 112, chiedendo l’intervento immediato per salvare l’uomo.
Sul posto è giunta una Volante della Polizia di Stato che si è trovata di fronte una scena drammatica, con l’uomo a cavalcioni sulla ringhiera del ponte di Via Roma con una parte del corpo già pericolosamente nel vuoto, che minacciava di lanciarsi.
Dopo aver richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco e del personale sanitario gli agenti hanno iniziato a parlare con il giovane cercando di farlo sfogare, di capire e comprendere le sue motivazioni, legate alla disperazione per la perdita del lavoro.
Nel frattempo uno dei due poliziotti è riuscito ad avvicinarsi bloccando fisicamente l’uomo per una gamba al fine di impedirgli di dare seguito all’insano gesto.
Sono seguiti momenti interminabili di tensione durante i quali gli agenti hanno continuato l’opera di persuasione fino a quando sono riusciti a convincere l’uomo a scendere dalla ringhiera, ponendolo in sicurezza.
Accompagnato successivamente all’ospedale Giovanni Paolo II è stato affidato alle cure del personale sanitario.
Per l’agente qualche piccola escoriazione ad una mano e la ferma intenzione di riprendere l’attività sul territorio soprattutto in questa fase delicata per il Paese.