Ragusa ricorda gli italiani della strage di Nassiriya e le vittime nelle missioni internazionali per la pace
Si è appena conclusa la cerimonia commemorativa proprio nel piazzale del Comando Provinciale Carabinieri, intitolato ai Caduti di Nassirya
(12 novembre 2019)
E’ il 12 novembre 2003 quando, in un attacco alla base Maestrale a Nassiriya, pochi mesi dopo dall’inizio della missione, morirono 19 italiani: 12 carabinieri, 5 soldati e due civili. Si è trattata della più grande strage di militari italiani dopo la seconda guerra mondiale. A provocarla un camion imbottito di esplosivo lanciato a tutta velocità contro la palazzina di tre piani che ospitava i carabinieri della Msu. Il camion ha forzato il posto di blocco all’entrata della base, situata nella vecchia sede della Camera di commercio locale: gli occupanti hanno aperto il fuoco contro i militari a guardia dell’ingresso, che hanno risposto al fuoco senza però riuscire a fermare il mezzo. L’esplosione ha sventrato gran parte dell’edificio, posto sulle rive del fiume Eufrate e danneggiato una seconda palazzina dove aveva sede il comando.
Ogni 12 novembre, a partire dal’anno successivo, le Forze dell’ordine e non solo, commemorano quella drammatica strage.
Anche Ragusa, ogni anno, li ricorda. E oggi, 12 novembre 2019, si è appena conclusa, proprio nel piazzale del Comando Provinciale Carabinieri di Ragusa intitolato ai Caduti di Nassirya, la cerimonia in ricordo della strage e della 16^ giornata del “Ricordo delle vittime militari e civili nelle missioni internazionali per la pace”. All’evento, oltre al Comandate Provinciale, Colonnello Gabriele Gainelli, ha partecipato una rappresentanza degli Ufficiali, Marescialli, Brigadieri, Appuntati e Carabinieri in servizio a Ragusa, nonché una rappresentanza dell’Associazione Carabinieri in congedo. Durante la cerimonia, dinanzi al monumento dedicato ai Caduti di Nassiriya, posto davanti alla caserma “Podgora”, è stata deposta una corona d’alloro, fornita dall’Amministrazione Comunale di Ragusa.
Il parroco della parrocchia Santa Rosalia Giuseppe Ramondazzo ha impartito la solenne benedizione.
Claudia Trapani