Ragusa, il ‘doppio senso’ disturba e il sindaco … ‘viene dietro’ al consigliere
Il sindaco Peppe Cassì ha ritenuto di segnalare la pubblicità di ‘Elettrica’ all’istituto di autodisciplina pubblicitaria e a diffidare l’agenzia che ha promosso lo slogan e la campagna che su di esso si basa
(19 febbraio 2020)
Sarà difficile stabilire se ad avere determinato la reazione sia stata la tutela della dignità della donna, degradata a mero oggetto di piacere sessuale in tante, frequentissime, campagne pubblicitarie, o un puritano istinto di difesa del politically correct contro ogni dissonanza.
Sta di fatto che il sindaco di Ragusa Peppe Cassì ha ritenuto di segnalare la pubblicità di ‘Elettrica’ all’istituto di autodisciplina pubblicitaria e a diffidare l’agenzia che ha promosso lo slogan e la campagna che su di esso si basa. Di recente aveva fatto discutere il manifesto, apparso in diversi comuni della provincia, con la scritta ‘Meladai, che decantava le bontà di una mela’.
Nel caso di Elettrica, non c’è dubbio che si tratti di una campagna intelligente ed efficace in cui, se mai ci fosse, l’elemento ‘sessista’ rimarrebbe puramente immaginario e secondario in quanto il “venir dietro”, letteralmente e logicamente, significa “seguire”, quindi prendere l’esempio: e che sia un buon esempio non vi è alcun dubbio visto che si parla di mobilità elettrica e della sua diffusione che, al di la del business dei suoi promotori, fa bene alla salute e all’ambiente.
Anche la parola ‘attrazione’ è giocata sul piano del contenuto logico-lessicale proprio del messaggio nel senso di ‘a trazione’, appunto elettrica, sia pure aggiungendo un elemento che ammicca al doppio senso.
Censurare un messaggio, in questo caso pubblicitario ma varrebbe per qualunque altro, in nome della tutela della dignità delle donne è operazione pretenziosa nel caso in oggetto e tradisce forse quel bisogno di sicurezza e conservazione che affonda le proprie radici, sempre dure a morire, in una società ipocrita e bigotta.
Posto che la determinazione del sindaco è stata preceduta da un appello, con invito ad agire, rivoltogli dal consigliere comunale Giovanni Gurrieri, e visto che in questo caso non si pone alcun rischio di attentare alla dignità del corpo femminile, potremmo concludere che, anche senza ‘attrazione elettrica’, il sindaco sia “venuto dietro al consigliere”?