Quarantena a Noto per 8 migranti positivi al covid. Minardo: “E’ così che si aiuta il turismo nella capitale del barocco?”
“Il governo Conte non ha inteso disporre una nave quarantena per accoglierli perché dicono che costa troppo“. Nel frattempo il sindaco Bonfanti rassicura
(2 luglio 2020)
“Otto migranti sui quarantatre fatti sbarcare ieri ad Augusta dalla Nave Jonio, sono positivi al covid. E siccome il governo Conte non ha inteso disporre una nave quarantena per accoglierli perché dicono che costa troppo, li hanno portati a Noto, cuore del turismo del SudEst!”. Lo dichiara il parlamentare nazionale della Lega, Nino Minardo.
“La nostra Sicilia che vuole ripartire, che vuole giocarsi le sue credenziale di unica bellezza nel Mondo, che punta sul turismo per rialzarsi, – prosegue Minardo – è ancora una volta costretta a subire le angherie del disinteresse o, ancora peggio, del menefreghismo di chi governa l’Italia contro i Siciliani e i sacrifici di questi mesi. La Lega dice basta a questo stillicidio di arrivi in Sicilia e a questo colpevole e dannoso permissivismo, che serve solo a dare forza e sostanza a chi, sulla pelle dei migranti, costruisce la sua ricchezza e siamo a fianco del presidente Musumeci a cui chiediamo azioni forti a tutela dei siciliani”.
Nel frattempo il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, rassicura: “Ieri la Prefettura ha collocato in una struttura adeguata a circa 20 km dal centro abitato, 43 migranti. Dalle verifiche sanitarie (tamponi Covid19) sono emersi 8 casi di soggetti asintomatici che sono stati posti in ulteriore isolamento. Entrambi i gruppi, gli 8 asintomatici e gli altri 35 soggetti, sono presidiati a vista giorno e notte”.
Prosegue: “Non ci deve essere nessuna preoccupazione per la nostra comunità perché non sarà consentita nessuna possibilità di contatto: in questo momento in Prefettura si sta svolgendo una riunione operativa di tutte le Forze dell’Ordine per adottare i necessari ed opportuni provvedimenti. Qualcosa, però, nella gestione strategica dello sbarco non ha funzionato e in una situazione, come l’attuale, in cui esperienza e mezzi ci consentono di lavorare in sicurezza, quello che è accaduto non sarebbe dovuto accadere”.