Quanta bellezza nella Settimana Santa iblea! Da Modica a Ragusa, tra fede e folklore
Nella città della Contea il tradizionale rito della “Deposizione del Cristo dalla Croce", nel capoluogo la solenne cerimonia della benedizione delle Palme ai Giardini Iblei e la rappresentazione della Passione di Cristo
(16 aprile 2019)
Un silenzio carico di suggestione ha scandito, nella chiesa di Santa Maria di Betlem, a Modica, i momenti più significativi del tradizionale rito della “Deposizione del Cristo dalla Croce”. E’ un rito molto particolare che, facendo seguito alla domenica delle palme e della Passione del Signore, ha dato il via di fatto alla Settimana santa 2019. Dopo la santa messa celebrata dal parroco, il sacerdote Antonio Maria Forgione, è stato il sacerdote Ignazio La China, parroco di San Giuseppe e vicario foraneo di Scicli, a guidare questa speciale fase. Il simulacro del Cristo viene calato dalla Croce, dopo che, uno dopo l’altro, sono staccati i tre chiodi (i due delle mani, l’altro collocato ai piedi). Prima, però, viene tolta la corona di spine. Subito dopo, il corpo, appena deposto, viene trasportato su una lettiga all’interno della cappella palatina e qui disposto per l’adorazione dei fedeli, accanto al simulacro della Madonna Addolorata. Il tutto, in un contesto architettonico unico, quale quello della cappella Cabrera, sopravvissuta al terremoto del 1693 e incastonata nella nuova architettura settecentesca.
I fedeli, dopo la santa messa, hanno voluto manifestare il proprio dolore rendendo omaggio al simulacro del Cristo. Al termine della santa messa, don Forgione ha ricordato gli appuntamenti principali della Settimana santa a cominciare dalla messa crismale che giovedì 18 aprile, alle 9, si terrà nella Cattedrale San Nicolò a Noto. La funzione sarà presieduta dal Vescovo, mons. Antonio Staglianò. Nello stesso pomeriggio, poi, alle 19, nella chiesa di Santa Maria di Betlem, è in programma la messa “In coena domini” con il rito della lavanda dei piedi. Ci sarà la solenne processione interna fino alla cappella della Reposizione. Sempre giovedì, ma alle 22, si terra una adorazione eucaristica comunitaria. Gli appuntamenti modicani culmineranno, la domenica di Pasqua, nella “Maronna Vasa Vasa”.
A Ragusa, invece, la seconda edizione della Passione di Cristo è stata raccontata e messa in scena, domenica sera, dalle comunità parrocchiali dell’Ecce Homo e di San Francesco di Paola. L’iniziativa si è tenuta sul sagrato della chiesa dell’Ecce Homo. Nonostante le condizioni meteo non proprio favorevoli, sono stati in parecchi i fedeli ad assistere e a rimanere incantati dalla delicatezza e dalla pregnanza con cui i figuranti sono riusciti ad animare la sacra rappresentazione. La cornice, poi, nel centro storico superiore di Ragusa, è risultata molto suggestiva tanto da convincere gli organizzatori a valutare la possibilità, in futuro, di coinvolgere altre strade della zona. Riuscita la scommessa del parroco dell’Ecce Homo, il sacerdote Giovanni Bruno Battaglia, di fare interagire i componenti delle due comunità che hanno messo in scena un lavoro ben studiato. Molto curati, poi, i costumi che hanno attirato l’attenzione dei numerosi presenti. La sacra rappresentazione ha messo in luce gli ultimi giorni di Cristo, che culminano con l’evento della Risurrezione.
In mattinata, ad Ibla, la benedizione delle Palme, con il parroco della chiesa Madre di San Giorgio, don Pietro Floridia, nella splendida cornice del sagrato antistante la chiesa di San Giacomo apostolo, all’interno del Giardino ibleo. Una cerimonia molto partecipata quella tenutasi con la presenza dei gruppi scout Fse di Ragusa 3. Subito dopo la benedizione, i fedeli, in processione, hanno proceduto dal Giardino ibleo per le vie principali del quartiere barocco, sino ad arrivare al Duomo di San Giorgio. Qui si è tenuta la celebrazione eucaristica caratterizzata dal ricordo del trionfale ingresso di Gesù a Gerusalemme, osannato dalla folla che lo salutava agitando rami di palma.
Valentina Frasca