Più forte della ‘spagnola’ e del ‘Covid’, se la ride Maria, 111 anni, nonnina di Sicilia: per lei ‘smart-partying’
Nata a Piazza Armerina dove vive, ha festeggiato il compleanno, a distanza, con figli e nipoti. E’ la vice-decana d’Italia e la più anziana nell’isola. Il suo segreto? Pasti leggeri, niente stress e prendere la vita come un dono.
(17 aprile 2020)
Ha superato indenne due guerre mondiali e una sequenza di epidemie, dalla ‘spagnola’ che fece nel mondo cento milioni di morti, alla sars nelle sue varie versioni, e, adesso, il Covid-19. Dall’alto dei suoi 111 anni, la nonnina di Sicilia se la ride.
Maria Oliva, classe 1909, è nata a Piazza Armerina in provincia di Enna il 15 aprile di 111 anni fa. Aveva cinque anni quando scoppiò il primo conflitto mondiale di cui conserva limpida memoria. Poi la tragedia del fascismo, la seconda guerra mondiale, la resistenza, la liberazione e la rinascita, da protagonista, come elettrice, per la prima volta, nel referendum istituzionale del 2 giugno ’46, all’età di 37 anni.
Se le verifiche anagrafiche sono corrette è la vice decana d’Italia, ed anche la donna più anziana della Sicilia. Quando la ‘spagnola’ fece milioni di morti aveva nove anni. Aveva invece raggiunto la soglia dei 93 quando è arrivata la sars, ma lei ha retto ad ogni cosa. E anche ai tempi del Covid le sue condizioni di salute sono buone e normali.
A rendere nota la sua vicenda l’Associazione Giustitalia della quale è socia onoraria.
Il segreto di tanta longevità? Pasti leggeri accompagnati da un bicchiere di vino, niente fumo né stress e la coscienza quotidiana della vita presa e vissuta come un dono.
Il suo è stato un compleanno con ‘festa-smart’, ma figli e nipoti sono già pronti a celebrarla dal vivo il prossimo anno.