Per gli amanti del Ragusano Dop: eccolo in versione porzionata, confezionata ed etichettata!
“Nonostante la complessità delle procedure, siamo riusciti a modificare ed aggiornare il disciplinare di produzione – ha commentato, con soddisfazione, il direttore Enzo Cavallo
(4 dicembre 2019)
E’ stato presentato oggi, in conferenza stampa, il nuovo disciplinare di produzione del formaggio Ragusano Dop, in accoglimento di buona parte delle proposte avanzate dal Consorzio di Tutela ed ora definitivamente approvate dalla Commissione UE (dopo il parere favorevole della Regione Siciliana e a seguito del positivo esame del Mipaaf), pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea dello scorso 25 ottobre ed entrate in vigore il 14 novembre 2019. Uno degli aspetti più importanti del nuovo disciplinare riguarda la possibilità di confezionare ed etichettare il Ragusano Dop porzionato, grattugiato ed in monoporzioni: un traguardo di straordinaria importanza che determina un nuovo modo di commercializzare il prodotto.
“Finalmente siamo stati messi in condizione di operare con un disciplinare adeguato alle richieste di mercato e, soprattutto, di rispondere alle esigenze dei consumatori – ha dichiarato il presidente Giuseppe Occhipinti. “Con la introduzione del nuovo disciplinare – continua – possiamo porzionare, confezionare ed etichettare il Ragusano Dop a garanzia di una sicura tracciabilità del formaggio tutelato dal Consorzio. Un obbiettivo che ci siamo dati sin dal primo momento del nostro insediamento”.
“L’utilizzo di una etichetta unica per tutti, prevista dal disciplinare approvato dall’UE e tutelata dal Consorzio è una garanzia per tutti – ha precisato il vice presidente Salvatore Cascone. “Chi è interessato al nostro formaggio attraverso l’etichetta – prosegue – è in grado di conoscere con assoluta certezza l’azienda di provenienza e risalire all’origine del prodotto. Siamo impegnati a al massimo perché riteniamo di poter più facilmente raggiungere i consumatori e confidiamo in ulteriore aumento della produzione”.
“Nonostante la complessità delle procedure siamo riusciti a modificare ed aggiornare il disciplinare di produzione – ha sottolineato il direttore Enzo Cavallo. “L’esserci riusciti è sicuramente un motivo di soddisfazione per tutti e per i produttori in particolare. Sono però convinto che l’ottenimento di ciò non può essere considerato un punto d’arrivo. Lo può essere solo sul piano burocratico. In effetti deve essere considerato un punto di partenza sul piano operativo e della commercializzazione. Sono fiducioso. Occorre ora puntare ad un concreto rilancio della produzione del nostro formaggio con marchio europeo giustamente considerato l’oro degli iblei”.