Peppe Lucifora adesso è vicino al suo amatissimo San Giorgio. Un bagno di folla per il suo funerale
I portatori, in occasione delle esequie, hanno voluto rendergli omaggio indossando la maglietta rossa, quella che si indossa nel giorno di festa. E anche se oggi non è una festa, i suoi amici dovevano salutarlo come si deve, come Peppe meritava
(14 novembre 2019)
Domenica è stato brutalmente e ferocemente ucciso al quartiere Dente di Modica, così come ha confermato l’esame autoptico. Ieri è stata aperta la camera ardente al Duomo di San Giorgio. E oggi pomeriggio i funerali. Finisce così la vita del 57enne modicano Peppe Lucifora: cuoco, amico, fratello. Attivissimo in chiesa, generoso, vivace, estroverso, un personaggio sui generis, e unico. Una di quelle classiche persone che se c’era si faceva sentire e se non c’era si sentiva di più. E adesso che qualcuno ha messo fine alla sua vita, la sua mancanza sarà reale, incolmabile. E Modica, città che amava tantissimo e per la quale da sempre si adoperava, così come ha detto il parroco durante l’omelia, la sua mancanza la sentirà davvero tanto.
Come tutti i portatori che oggi, in occasione delle esequie, hanno voluto rendergli omaggio, indossando la maglietta rossa, quella che si indossa nel giorno di festa. E anche se oggi non è una festa, i portatori dovevano salutarlo come si deve, come Peppe meritava. Hanno, inoltre, posizionato il simulacro del Santo Patrono fuori dalla nicchia in cui è custodito durate l’anno, per esporlo davanti alla sua bara. Un’ultima volta vicino a San Giorgio. O meglio, un’ultima volta vicino alla statua del Santo.
Intanto proseguono le indagini dei Carabinieri perché il colpevole non ha ancora un nome.
Claudia Trapani