Paziente deceduto in ospedale: parenti aggrediscono personale
Al Civico di Palermo, 'come è morto lui, ora dovete morire voi'
(22 agosto 2022)
Aggressione e minacce all’ospedale Civico ai danni dei tecnici del reparto di Radiologia. Lo denuncia la Fials che ha raccolto il racconto dei colleghi coinvoltinell’ennesimo episodio di violenza in corsia. Il fatto è accaduto ieri pomeriggio, quando i parenti di un paziente deceduto si sono scagliati contro il personale con gravi minacce del tipo “così come è morto lui, ora dovete morire anche voi” che è stato “strattonato e colpito da diversi energumeni fuori controllo”. Un medico, ricostruisce il sindacato, è stato preso per il collo, un tecnico è stato colpito in un occhio, un altro è stato strattonato violentemente per costringerlo ad aprire la porta dell’adiacente sala operatoria. Alla Direzione generale è stata inviata una accurata relazione per sporgere denuncia.
Secondo la Fials, “il servizio di sorveglianza pare non essere intervenuto in Radiologia nonostante le richieste di aiuto inoltrate” e “sembrerebbe che queste scene si siano ripetute anche nelle adiacenze del Pronto Soccorso e del Padiglione 4” a “pochi giorni da un analogo avvenimento accaduto presso la Seconda medicina”. Il sindacato segnala inoltre che, nonostante numerose richieste, ad oggi non è stato assegnato alcun personale di supporto al servizio di Radiologia centrale per i turni notturni e festivi.
“Il peso del lavoro – aggiunge – ricade interamente sui tecnici e sui medici, i quali vengono continuamente distolti dal proprio lavoro per espletare mansioni di portierato, guardiania, punto di informazione e servizio d’ordine”. La Fials sostiene che “anche i locali della Radiologia interventistica presso il padiglione 17/C sono totalmente abbandonati durante la notte e durante i festivi, al punto che i locali della Tac sono stati eletti a rifugio per i barboni che occasionalmente vi trovano riparo e ristoro, e che più volte il personale chiamato in reperibilità deve allontanare persone che si aggirano per il reparto”. Il sindacato chiede quindi misure straordinarie e “di intraprendere tutte quelle azioni necessarie alla tutela dell’incolumità e della salute dei dipendenti”. (ANSA).