“Parecchi edifici del centro di Modica potrebbero crollare. Ma il Comune non interviene!”
A dichiararlo sono il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Tato Cavallino, e il coordinatore cittadino di Gioventù Nazionale, Giovanni Baglieri, intervenendo dopo il crollo della facciata di una vecchia casa nel centro cittadino, avvenuto alle prime luci di oggi
(24 ottobre 2019)
“Sulla base del principio del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto, e dell’opportunità di guardare sempre anche l’altra faccia della medaglia, i cittadini modicani non devono “disperarsi” più di tanto se diversi quartieri del loro paese sono effettivamente ad alto rischio: quelle vecchie case con vistose crepe sulle facciate e con balconi e cornicioni in parte già crollati al suolo potrebbero, infatti, costituire dei formidabili elementi scenografici per l’ambientazione di… film horror”. A dichiararlo sono stati il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Tato Cavallino, e il coordinatore cittadino di Gioventù Nazionale, Giovanni Baglieri, intervenendo dopo il crollo della facciata, avvenuto poche ore fa, di una vecchia casa nel centro di Modica. “Il Comune di Modica – continuano – avrebbe, dunque, la preziosa opportunità di assurgere a set ideale per registi del calibro di Dario Argento. Peccato, però, se prima della finzione tipica del cinema dovesse arrivare un drammatico “reality show”, ossia qualche increscioso episodio derivante dalla seria minaccia che questi immobili vetusti e fatiscenti rappresentano per la pubblica incolumità della popolazione locale. La situazione di alcune aree del centro storico modicano è davvero raccapricciante, l’amministrazione Abbate che ormai da anni governa la città non ha mai pensato ad un piano di riqualificazione e tutela delle case pericolanti”.
“E’ vero, dunque, che non ci sono più soldi da spendere né per i Comuni, ridottisi a poter pagare a stento gli stipendi dei propri impiegati, e né per i privati cittadini, che non si possono certo obbligare a sborsare decine (se non centinaia) di migliaia di euro per demolire e poi riedificare degli immobili non più di loro interesse (perché magari ormai risiedono stabilmente altrove e di “investire” a Modica non hanno più alcuna intenzione). Sta di fatto che, nonostante le ristrettezze economiche, qualche soluzione in merito va urgentemente trovata. Perché la pubblica incolumità viene senz’altro prima di ogni altra esigenza. Pertanto, – concludono – invitiamo l’amministrazione a attivarsi celermente per redigere un piano di riqualificazione di tutte le zone degradate del centro storico, istituendo un tavolo di concertazione con i proprietari degli immobili e tecnici esperti nel settore per far sì di rendere i quartieri sicuri”.