Operazione Infantem, arriva la condanna per il vittoriese che adescava ragazzine in chat
Il GUP Claudio Maggioni lo ha condannato a 2 anni e dieci mesi di reclusione mentre il Pubblico Ministero ne aveva chiesti 4. Pesantissimi i capi d'accusa: rapporti sessuali con minori di 14 anni e minacce
(4 luglio 2019)
A distanza di 9 mesi, arriva la condanna del tribunale di Ragusa per il vittoriese di 21 anni arrestato lo scorso 23 ottobre nell’ambito dell’operazione Infantem della Polizia, con l’accusa di aver adescato minorenni e aver avuto con essi rapporti sessuali. Il vittoriese ha scelto il rito abbreviato, ed ha così ottenuto una riduzione della pena: il GUP Claudio Maggioni lo ha condannato a 2 anni e dieci mesi di reclusione mentre il Pubblico Ministero, Monica Monego, ne aveva chiesti 4. Pesantissimi i capi d’accusa: rapporti sessuali con minori di 14 anni, adescamento e minacce.
Il modus operandi del giovane, ricostruito dalle indagini della Squadra Mobile di Ragusa e del Commissariato di Vittoria, era sempre lo stesso: entrava in gruppi su whatsapp dove vi erano tante ragazzine; contattava quella “di suo gradimento” e iniziava a chiedere informazioni, meglio se avevano meno di 14 anni. Poi cominciavano le richieste di foto e video che, ben presto, diventavano hard, fino alle proposte di sesso e ad atti che hanno fatto emergere una perversione al di fuori di ogni immaginazione.
Valentina Frasca