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Nuovo rientro di massa da Milano, ma sotto casa vietato fare cento metri in più
L’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone: "Lanciamo un appello al governo nazionale: si blocchino in giornata i treni per il sud”
(14 marzo 2020)
I paradossi dell’emergenza coronavirus: rischia la denuncia e l’arresto chi decide di compiere qualche centinaio di metri in più alla ricerca del supermercato o dell’edicolante preferito, ma è possibile partire tranquillamente da Milano in Sicilia, con il forte rischio di moltiplicare a dismisura i rischi di contagio, considerato il divario abnorme di numeri tra la Lombardia e il Sud.
E, molto tardi, scatta il nuovo allarme, perchè dalle stazioni del Nord è ripreso il rientro massiccio su treni presi d’assalto.
“Gli enormi sacrifici che gli italiani hanno accettato di compiere per fermare il coronavirus rischiano di essere vanificati dalle zone d’ombra del decreto #iorestoacasa come il mancato blocco dei treni. Nelle ultime ore, infatti, sembra che sia ripreso il flusso di viaggiatori che lasciano le regioni del nord per raggiungere via rotaia il Mezzogiorno, un’emorragia che richiede divieti ancora più stringenti da Roma”. Lo dice l’assessore alle Infrastrutture della Regione Siciliana, Marco Falcone.
“Gli enormi sacrifici che gli italiani hanno accettato di compiere per fermare il coronavirus rischiano di essere vanificati dalle zone d’ombra del decreto #iorestoacasa come il mancato blocco dei treni. Nelle ultime ore, infatti, sembra che sia ripreso il flusso di viaggiatori che lasciano le regioni del nord per raggiungere via rotaia il Mezzogiorno, un’emorragia che richiede divieti ancora più stringenti da Roma”. Lo dice l’assessore alle Infrastrutture della Regione Siciliana, Marco Falcone.
“Lanciamo per questo un appello al governo nazionale: si blocchino in giornata i treni per il sud per chiudere così potenziali linee di contagio e garantire la tutela della salute della popolazione, dal personale viaggiante fino ai cittadini delle regioni dove ancora il virus sembrerebbe darci il tempo di issare un argine. Da ieri in Sicilia – ricorda Falcone – il governo Musumeci ha dimezzato le corse degli autobus pubblici e privati e delle navi traghetto, sospendendo le linee non essenziali. Non escludiamo, per quanto di nostra competenza, un’ulteriore stretta”.