Non aveva febbre e non c’era alcun indizio di rischio nella donna rientrata da Pavia a Modica
Peraltro che la donna non avesse febbre non era la risultante di una sua dichiarazione ma dei controlli al termolaser
(27 marzo 2020)
Non aveva febbre e non disse al personale di essere a conoscenza di qualunque elemento da cui potesse ricavare sospetti in termini di rischio di contagio da coronavirus.
Peraltro che la donna non avesse febbre non era la risultante di una sua dichiarazione ma dei controlli al termolaser.
Elementi utili a ricostruire la vicenda della donna di 72 anni, partita da Pavia e rientrata a Modica dopo un viaggio in aereo da Milano a Catania, con scalo a Roma, giungono dal direttore dell’Usmaf-Sasn (Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera, Servizi assistenza sanitaria naviganti) Claudio Pulvirenti
“A Catania, è in funzione il nuovissimo termoscanner che consente di rilevare la temperatura a tutti i passeggeri e di effettuare il riconoscimento facciale, anche con la mascherina indossata. Dai video esaminati del termoscanner – riferisce Pulvirenti- all’aeroporto di Fontanarossa, si è risalito all’esatta dinamica dell’arrivo della signora in carrozzina all’aerostazione di Fontanarossa, con l’ assistenza del personale della Sac service”. La donna non presentava alcuna linea di febbre, nè ha ammesso di avere alcun sintomo alla domande del nostro personale che si è soffermato con lei con scrupolo proprio perchè si presentava con l’assistenza. Nessuna falla nei controlli. Anzi. Il personale e i sistemi tecnologici di rilevamento della temperatura sono molto precisi ed hanno operato con la massima professionalità”.
Lo dite voi che non aveva sintomi. Non saremo dottori, ma nel giro di due giorni era intubata. Poteva non avere febbre, ma poteva anche mentire su come si sentisse.
Tra le altre cose, mandare a Modica da Pavia una persona anziana, è stato da incoscienti. Avevano anche vietato gli spostamenti.