Negozi chiusi e negozi aperti: ecco la guida per non sbagliare
Innanzitutto, “sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità individuate
(12 marzo 2020)
L’informazione immediata non può che essere immediata, sintetica e quindi sommaria, ma, mai come in questo caso, è dei dettagli che abbiamo bisogno. Ecco quindi una guida più attenta alla scoperta di quali esercizi commerciali sono aperti e quali invece devono restare chiusi, secondo quanto chiarito dal decreto del presidente del consiglio dei ministri varato ieri.
Innanzitutto, “sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità individuate nell’allegato 1, sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato, sia nell’ambito della media e grande distribuzione, anche ricompresi nei centri commerciali, purché sia consentito l’accesso alle sole predette attività. Sono chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie, le parafarmacie. Deve essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.
Inoltre, “sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, che garantiscono la distanza di sicurezza interpersonale di un metro. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto. Restano, altresì, aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situati lungo la rete stradale, autostradale e all’interno delle stazioni ferroviarie, aeroportuali, lacustri e negli ospedali garantendo la distanza di sicurezza interpersonale di un metro”.
Il decreto poi dispone la sospensione “delle attività inerenti i servizi alla persona (fra cui parrucchieri, barbieri, estetisti) diverse da quelle individuate nell’allegato e “restano garantiti, nel rispetto delle norme igienico sanitarie, i servizi bancari, finanziari, assicurativi nonché l’attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro alimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi.
Ma quali sono le attività che resteranno aperte? L’elenco è presente nell’allegato al DPCM:
Ipermercati.
Supermercati.
Discount di alimentari.
Minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari vari.
Commercio al dettaglio di prodotti surgelati.
Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici.
Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici ateco: 47.2).
Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati.
Commercio al dettaglio apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati (codice ateco: 47.4).
Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico.
Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari.
Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione.
Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici.
Farmacie.
Commercio al dettaglio in altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica.
Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati.
Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l’igiene personale.
Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici.
Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia.
Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento.
Commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini.
Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet.
Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato per televisione.
Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto per corrispondenza, radio, telefono.
Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici.