Modica dà l’ultimo saluto a Peppe Lucifora. Intanto l’autopsia conferma la morte per asfissia
La camera ardente è stata allestita questa mattina presso la Chiesa Madre di San Giorgio, santo a cui era devotissimo e anche portatore. Mentre i funerali si svolgeranno domani alle 16
(13 novembre 2019)
“Attivissimo in chiesa, affidabile, eccentrico, generoso, ma sopratutto devotissimo al nostro patrono San Giorgio. La sua mancanza, unita al suono della ‘sua’ campana, si faranno sentire tanto”. Questo il commento che ha rilasciato, a noi di Ialmo, Marco Borrometi, presidente dell’Associazione “Portatori di San Giorgio di Modica”, in merito alla recente e tragica scomparsa di Peppe Lucifora.
Il cadavere del 57enne, di professione cuoco, è stato trovato domenica scorsa all’interno della sua stanza da letto, chiusa a chiave, nella sua abitazione al quartiere Dente di Modica. L’esame autoptico, eseguito nelle ore scorse, ha confermato i sospetti iniziali: il decesso per asfissia indotta da azione violenta altrui. Non ci sono più dubbi: Peppe Lucifora, conosciuto in città per il suo carattere estroverso e la sua generosità, è stato ucciso. I primi risultati oggetto dell’ispezione cadaverica hanno rilevato, tra le altre cose, la frattura delle due mandibole, oltre ad altre contusioni. Ma saranno gli esami tossicologici a chiarire maggiormente i contorni di questa tragica morte.
Il corpo è stato consegnato alla famiglia poche ore fa e la camera ardente è stata allestita presso la Chiesa Madre di San Giorgio, santo a cui era devotissimo e anche portatore. Mentre i funerali si svolgeranno domani alle 16.
Intanto proseguono le indagini, coordinate dal pubblico ministero Francesco Riccio della Procura della Repubblica di Ragusa, delegate ai carabinieri che non tralasciano alcuna ipotesi investigative per ricostruire cosa sarebbe accaduto domenica scorsa all’interno dell’abitazione del cuoco.
Claudia Trapani