Modica, 26 settembre 1902: domani la commemorazione per ricordare le vittime dell’alluvione
Il sindaco Abbate: "L’Amministrazione intende riconfermare le attestazioni di gratitudine alle Città di Milano e Palermo, le quali diedero l’avvio ad una gara di solidarietà che, con i fondi raccolti, consentì la costruzione di un nuovo quartiere"
(25 settembre 2019)
117 anni fa, nella notte tra il 25 ed il 26 settembre, a Modica si consumò una delle tragedie più devastanti della storia della città, e non solo. Era il 25 settembre quando cominciò a piovere, non una pioggia come le altre, ma una pioggia che sarebbe durata oltre 24 ore abbondanti e che sarebbe costata la vita a 112 persone. La furia dell’acqua devastò le campagne del modicano, distruggendone i raccolti, allagando i campi e le strade. Quando il volume si dilatò spaventosamente, la terra non era più in grado di contenerla, di lì a poco sarebbe avvenuta l’apocalisse. Man mano che si avvicinava, raccoglieva le acque in piena del Passo Gatta, Cava Fazio e della Vaccalina come un imbuto: il dislivello era di oltre centocinquanta metri. Il torrente Pozzo dei Pruni piombò alle spalle della Chiesa di Santa Maria di Betlem con un fronte d’acqua di oltre undici metri di altezza. Crollo il Ponte della Catena, le prime case di abitazione furono spazzate via facilmente; la Chiesa di S. Maria si riempì di acqua melmosa per un’altezza di tre metri e cinquanta. Nel palazzo dirimpetto alla Chiesa, l’acqua sfondò i balconi, allagando le stanze, dove lasciò un metro di fango; le colonne dei Ponti Pilera arrivarono ad incrinarsi e l’Atrio Comunale si riempì di acqua per tre metri. L’alveo coperto di Piazza San Domenico scoppiò e l’acqua raggiunse i dieci metri di altezza dal letto dell’alveo.
Una distruzione senza precedenti, e 112 morti.
La notizia di questa tragedia ebbe un vastissimo eco sull’intera nazione che rimase attonita dinanzi alla violenza devastante della natura, e difronte ai modicani rimasti indifesi. Si costituirono, così, comitati spontanei da Palermo fino a Milano, che raccoglievano denaro, medicinali, indumenti, biancheria e quant’altro servisse per aiutare la popolazione.
Domani, come ogni anno, in occasione del 117° anniversario dell’alluvione del 26 settembre 1902, si terrà la cerimonia di commemorazione. Essa prevede la celebrazione di una Santa Messa alle ore 10.00 nella Chiesa di Santa Maria di Betlem, subito dopo sarà deposta, nell’atrio comunale di Palazzo San Domenico, una corona di alloro sotto la lapide rievocativa. “Nel ricordo delle vittime, – commenta il sindaco Ignazio Abbate – l’Amministrazione intende riconfermare le attestazioni di gratitudine alle Città di Milano e Palermo che, prime tra tutte le Città italiane, diedero l’avvio ad una gara di solidarietà che, con i fondi raccolti, consentì la costruzione in luogo sicuro di un nuovo quartiere”.
Claudia Trapani