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“Mandala, contenuti di essenza”: un mezzo per avvicinarci alla parte più autentica di noi stessi

Inaugurata lo scorso 14 gennaio a Ragusa, ecco fino a quando sarà possibile visitarla

(17 gennaio 2023 – “Mandala, contenuti di essenza”: un mezzo per avvicinarci alla parte più autentica di noi stessi)

È in corso presso il Centro Commerciale Culturale di Ragusa la mostra “Mandala, contenitori di essenza”, realizzata dall’artista Salvatore Guastella ed inaugurata lo scorso 14 Gennaio. La parola Mandala deriva dal Sanscrito e significa “cerchio” e secondo diverse tradizioni rappresenta un mezzo per raggiungere un grado più alto di consapevolezza per l’essere umano. Quando si osserva un mandala si riceve un’energia nuova capace di riflettere la nostra psiche e di dare espressione a qualcosa di unico che è ancora latente dentro ognuno di noi. Il Mandala è, da sempre, presente nella storia e nella cultura di tutte le civiltà, è presente in natura, nelle costruzioni architettoniche, nei rituali e nelle religioni. È un mezzo attraverso cui esprimiamo noi stessi, il nostro legame con la natura, l’universo e le esperienze quotidiane.

«La mia passione per i mandala è nata nel 2017 dopo aver intrapreso il Cammino di Santiago de
Campostela
»
ci spiega Guastella. Personalmente è una esperienza che ha la capacità di alleggerire
l’esistenza in un modo incontrovertibile, insegnandomi ogni giorno a saper distinguere l’utile
dall’indispensabile nonché ad osservare la vita da prospettive diverse da quelle puramente
razionali. Sono convinto che la fatica, i dolori e la condivisione spronino l’essere umano ad essere
più ricettivo e maggiormente “connesso” ad eventi straordinari, a magiche coincidenze e alla
sincronicità». Nella vita di tutti i giorni
– continua – è estremamente difficile essere così centrati e
risuonare con il prossimo e probabilmente ho iniziato a creare, da autodidatta, i primi mandala
proprio per cercare di mantenere viva l’essenza del Cammino».

Le opere di Guastella sono realizzate con materiali di riciclo, tra cui segnali stradali metallici in
disuso, pannelli di legno, tele e cartoncini neri, mentre tra le tante tecniche utilizzate troviamo
anche la “dot art” o puntinismo, particolarmente interessante per il visitatore che diventa
inaspettatamente parte di un insieme, quasi ad incarnarne un tassello.

La mostra sarà visitabile fino al prossimo 5 Febbraio presso il Centro Commerciale Culturale di via
Matteotti a Ragusa.

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