Luigi Di Maio domani a Vittoria per l’addio al piccolo Simone D’Antonio
"È così grande la rabbia - aveva postato domenica scorsa il Ministro - che viene da dire che per uno così non basta nemmeno il carcere"
(16 luglio 2019)
E’ stata eseguita ieri, nell’obitorio del cimitero di Vittoria, l’autopsia sul corpo di Simone D’Antonio, il cuginetto di Alessio, morto domenica mattina nella divisione di Rianimazione Pediatrica del Policlinico di Messina dopo aver subito l’amputazione di entrambe le gambe.
Il piccolo Simone giovedì scorso era intento a giocare col cellulare sull’uscio di casa, in via IV aprile, pochi minuti prima delle nove, quando è arrivata la Jeep impazzita di Saro Greco a spezzare gli arti e le giovani vite ancora tutte da scrivere di Alessio e Simone D’Antonio. Due fratelli che perdono i figli, due famiglie irrimediabilmente distrutte, una città e una provincia senza parole, il lutto cittadino, l’Italia intera sotto choc. Chissà di cosa parlavano, in quei minuti che hanno preceduto la tragedia, i due cugini. Forse della giornata conclusiva del Grest, alla quale avrebbero preso parte l’indomani a Comiso, forse della loro passione per i motori o, chissà, magari delle vacanze scolastiche dopo un anno sui libri. Tutto spazzato via, dalla furia e dal sangue alterato da alcol e cocaina di Saro Greco. Lui ora è in carcere, e ci rimarrà. E’ accusato di duplice omicidio stradale aggravato e porto d’armi atte a offendere, ma non di omissione di soccorso. Lo ha deciso ieri il Gip del Tribunale di Ragusa, Andrea Reale.
Domani si terranno i funerali di Simone, alle 16 nella Basilica di San Giovanni Battista, celebrati, come quelli di Alessio, dal vescovo di Ragusa, Carmelo Cuttitta. Sarà di nuovo lutto cittadino, dunque, e per l’occasione il ministro Luigi Di Maio ha fatto sapere di aver cancellato tutti gli appuntamenti in agenda per partecipare. Proprio nelle ultime ore, rispondendo alla richiesta di giustizia del papà di Alessio, Di Maio aveva detto: “Dò la mia parola che quell’assassino pagherà per quello che ha fatto. Lo Stato farà giustizia e il governo vigilerà affinché sia fatta in tempi certi, il prima possibile”. A Palermo, invece, il vicepresidente dell’Ars, Giancarlo Cancelleri, ha chiesto al presidente Gianfranco Miccichè di “non prevedere seduta d’Aula domani, per consentire ai deputati di partecipare ai funerali del piccolo Simone”.
Il vice premier, domenica scorsa, dopo aver appreso della morte di Simone, aveva dedicato ai due cuginetti vittoriesi questo post: “Oggi se n’è andato in cielo anche il piccolo Simone, dopo più di due giorni di agonia. Ha raggiunto il suo cuginetto, Alessio. Due giovani vite violentemente spezzate da un criminale. È così grande la rabbia che viene da dire che per uno così non basta nemmeno il carcere. Sei un essere inumano se investi due bambini in quel modo. Poi fuggi e non presti soccorso. Mi viene la pelle d’oca solo a pensarlo. Abbraccio forte le famiglie di Simone e Alessio, per quel che serva, in questo momento di estremo dolore e solitudine, che getta ognuno di noi nello sconforto e nella tristezza”.
Valentina Frasca