La ripresa dopo l’emergenza? Arriverà in forma di stangata fiscale. Allarme dei commercialisti
Dal primo giugno l’Agenzia delle Entrate farà ripartire a pieno regime tutte le attività di accertamento, controllo, liquidazione e contenzioso ma troverà contribuenti ancora tramortiti dal disastro Covid
(24 aprile 2020)
Preoccupazione, soprattutto tra lavoratori autonomi, professionisti, titolari di partite e iva e imprese dopo le comunicazioni rese dal direttore dell’Agenzia delle entrate Ernesto Maria Ruffini in audizione dinanzi alle commissioni Finanze e Attività produttive della Camera. Comunicazioni dalle quali si evince ben chiara una cosa: la ripresa si manifesterà innanzitutto sotto forma di stangata fiscale.
Ed è preoccupata Rosa Anna Paolino, presidente iblea di Anc, l’associazione nazionale commercialisti. Lo scenario descritto infatti è quello di una totale ripresa dal prossimo 1° giugno di tutte le attività dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agenzia Entrate-Riscossione che sono state sospese fino al 31 maggio, nell’ambito dei provvedimenti dovuti all’emergenza Covid-19.
“Con la ripresa delle attività di liquidazione, di controllo, di accertamento e di contenzioso, a partire dal prossimo 1° giugno, se non ci sarà una valutazione e un conseguente intervento da parte del legislatore – sottolinea Paolino – migliaia di atti e comunicazioni saranno notificati anche in provincia di Ragusa con effetti che è facile immaginare, in un quadro di difficoltà economiche legate all’emergenza che il nostro territorio, così come il resto del Paese, sta attraversando. Atti e comunicazioni che saranno insostenibili per buona parte dei contribuenti iblei. Sono da apprezzare, e parecchio, le criticità espresse dal direttore Ruffini ma è indispensabile fare nostra l’opportunità dallo stesso sostenuta sul fatto che le diverse attività dell’Agenzia, liquidazione, accertamento, controllo e riscossione, siano tutte rimodulate nella loro tempistica, sulla base dei provvedimenti adottati dal Governo per dare sostegno alle famiglie e alle imprese nel fronteggiare le conseguenze economiche di questa emergenza. Ecco perché si chiede che il Legislatore agisca con tempestività, facendo in modo che lo scenario che si determinerà dal prossimo 1° giugno sia assolutamente scongiurato”.