In Sicilia ben 104 spiagge attrezzate per i disabili, grazie a “Sicilia Turismo per Tutti”
Le spiagge dovranno essere dotate non solo dei servizi per le persone con disabilità motoria, e possedere anche una serie di altri strumenti per permettere alle persone con difficoltà motorie di entrare in acqua e di muoversi nel bagnasciuga
(29 luglio 2019)
Estate, tempo di mare, spiagge e divertimenti, programmi, sogni e passatempi che i normodotati diamo praticamente per scontati ma che, nella realtà di tutti i giorni, non lo sono per tutte le persone diversamente abili. Un principio fondamentale su cui si basa l’idea dell’associazione “Sicilia Turismo per Tutti”, ossia promuovere un turismo accessibile ed un’accoglienza di qualità, attraverso il superamento di quegli ostacoli che impediscono di godere a pieno dell’esperienza turistica e di tutta la bellezza del territorio siciliano a coloro che non potrebbero goderne a causa della propria disabilità. Per questo è nato il progetto, “Sicilia e Siracusa, Mare per tutti” 2019 che, di concerto con i rappresentanti delle categorie cui è destinato (ENS, Unione Ciechi ed Ipovedenti, MAC, Associazioni di persone con disabilità varie) e con l’aiuto di tecnici, di professionisti e di persone con esigenze specifiche, ha provveduto a raccogliere informazioni, da associazioni di categoria e Capitaneria di Porto di Siracusa, sul litorale e sulle strutture balneari sia della zona che del resto della Sicilia al fine di selezionare quelle che garantiscono maggiore accessibilità, in quanto munite di percorsi “dedicati” alle varie esigenze specifiche, inserendo in una speciale lista riepilogativa della situazione nell’isola.
In tutta la Sicilia si contano ben 104 strutture balneari accessibili (44 pubbliche), di cui 32 nella provincia di Siracusa (14 pubbliche) e 16 nel territorio aretuseo (4 pubbliche): dati senza dubbio positivi che hanno avuto un incremento di oltre il 40% rispetto all’anno precedente. Tutte le informazioni raccolte, che comprendono la lista di tutte le spiagge attrezzate e prive di barriere per l’accesso facilitato alle persone disabili e le diverse tipologie di servizi offerti al turista, saranno, inserite nel portale della Regione Sicilia e nelle singole piattaforme informatiche di tutti i partners del progetto, ciò consentirà la massima divulgazione e quindi la fruizione a tutti i turisti ed ai cittadini. Sempre in attuazione di questo progetto, le spiagge dovranno essere dotate non solo dei necessari servizi per le persone con disabilità motoria (scivoli all’ingresso, servizi igienici dedicati, ecc.), ma dovranno possedere anche una serie di altri strumenti che possono renderle davvero alla portata di tutti. In altre parole devono permettere alle persone con difficoltà motorie di entrare in acqua e di muoversi nel bagnasciuga. “L’iniziativa, che nasce dall’associazione “Sicilia Turismo per Tutti”, già fautrice di un progetto pilota avviato dalla città aretusea nel 2014, grazie alla lungimiranza dell’allora Assessore al Turismo Francesco Italia oggi Sindaco di Siracusa, – spiega la presidente dell’Associazione “Sicilia Turismo per Tutti”, Bernadette Lo Bianco – ha voluto ulteriormente implementare le informazioni sin qui divulgate al fine di realizzare un’ospitalità ancora più accessibile ed ecosostenibile nell’intero territorio siciliano”.
Esempio virtuoso di sinergia vincente tra pubblico e privato, voluta e coordinata dalla prof.ssa Lo Bianco, con il patrocinio dell’Assessorato al Turismo della Regione Sicilia, del Comune di Siracusa, della Capitaneria di Porto di Siracusa, di Skal International Palermo e di Travelnostop, hanno collaborato alla realizzazione dell’iniziativa i Comuni di Palermo, Noto, Modica, Messina, Taormina, Ragusa, Giardini Naxos, San Vito Lo Capo, Oliveri, Agrigento, Trapani, l’ASP di Ragusa, Confcommercio Siracusa, l’ANFASS, la CNA Balneatori Siracusa, Siracusa Turismo, l’Area Marina Protetta del Plemmirio di Siracusa, la FINP Regione Sicilia (Federazione Italiana Nuoto Paralimpico – Progetto MIA), l’Associazione Diversamente Uguali, l’Associazione COPRODIS, l’Associazione “Disabili No Limits”, il KIKKI Village Resort, l’Associazione “Voglia di Vivere” di Catania, l’associazione “Mare Senza Frontiere”, l’associazione “SuperAbili” onlus e l’Associazione “Spazio Libero” onlus. L’auspicio dei partecipanti per il futuro è che nelle varie strutture balneari vengano installate, se non ci sono già, delle pedane tattili, che permetteranno alle persone cieche di orientarsi in autonomia negli spazi e fruire di tutti i servizi, e degli ausili visivi per le persone sorde. Le passerelle dovranno essere realizzate in materiale eco-compatibile, nel rispetto dell’ambiente. “Sicilia Turismo per Tutti” mette a disposizione degli interessati le linee guida per l’accessibilità nelle spiagge. “E’ stato un gran lavoro ma ce l’abbiamo fatta, – racconta la presidente Bernadette Lo Bianco. – Mi dispiace soltanto che questa lista sia arrivata così in ritardo ma il dato positivo è senza dubbio l’incremento delle strutture di oltre il 40%, ci aspettavamo 100 spiagge e invece siamo arrivati a 104 e tutte pubbliche, perché non tutti possono permettersi i costi di una spiaggia privata. Si sta ampliando la cultura dell’accessibilità in generale, sia nel pubblico che nel privato si stanno attrezzando e poi il vero valore aggiunto per ottenere questi risultati non c’è dubbio che lo si debba alla sinergia creatasi tra pubblico e privato. Molti Comuni virtuosi hanno stipulato convenzioni con le Asp per migliorare l’assistenza e questo è successo con degli enti che prima si pensava di non poter coinvolgere, la lungimiranza ha pagato.
Fin qui le buone notizie ma cosa c’è ancora da fare in questo settore?
C’è ancora tanto da fare, per esempio attrezzare i luoghi con mappe tattili per le persone cieche, attrezzarsi con schermi per le comunicazioni, anche meteo, per le persone sorde, migliorare i servizi per le persone celiache che sono sempre più in aumento. E poi una cosa su cui sto lavorando a livello regionale riguarda l’assegnazione di riconoscimenti alle realtà virtuose che si sono impegnate per migliorare l’accessibilità alle strutture ricettive. Ritengo che sia importante premiare chi ha lavorato in questo senso e al contempo incentivare chi ancora non si è adeguato. Il principio è che non tutto può diventare accessibile ma laddove è possibile, con poco si può ottenere tanto, questo per regalare qualche ora di relax a chi non può averla facilmente. In questo senso esempi virtuosi li troviamo, oltre a Siracusa, nei progetti avviati dal Comune di Avola, di Noto e poi anche dal Comune di Modica che quest’anno ha avviato un bel progetto coinvolgendo l’Asp. di Ragusa, ed ancora dal Comune di Agrigento, in questo senso noi come associazione siamo diventati punto di riferimento tra i vari Enti.
Qual è il suo auspicio per il futuro?
Mi auguro di migliorare sempre, perché c’è ancora molto da fare, specie in Sicilia occidentale dove ci sono meno strutture attrezzate. È molto importante, far sentire le persone non più abbandonate a se stesse e questa lista che abbiamo realizzato è un piccolo contributo che speriamo si diffonda il più possibile. In questo senso ho già avuto un riscontro da parte di un turista in sedia a rotelle, dopo aver saputo della lista che abbiamo presentato mi ha ringraziato dicendomi che era felice perché, sapendo di trovare spiagge attrezzate, avrebbe potuto finalmente fare le valige per venire a visitare la Sicilia.
Nadia Germano Bramante