In migliaia per l’addio a Simone. Il Vescovo: “Alessio e Simone sono nella vita eterna di Dio, gioiosi”
"Erano due ragazzi innocenti e bellissimi– ha aggiunto Mons. Cuttitta nella sua omelia – e sono già con il Signore, uniti al Padre misericordioso che può sciogliere i legacci della morte per fare risorgere a vita nuova"
(17 luglio 2019)
A Vittoria, oggi, è stato il giorno dell’addio al piccolo Simone D’Antonio. Alla presenza del Vice Premier Luigi Di Maio, del Presidente della Regione, Nello Musumeci, e delle massime cariche istituzionali a livello provinciale e cittadino, la piccola bara bianca è uscita dall’abitazione di via IV aprile e si è incamminata verso la Basilica di San Giovanni Battista, tra l’applauso delle migliaia di persone accorse in segno di vicinanza alle due famiglie distrutte da questa immane tragedia.
A migliaia in via IV aprile, a migliaia in corteo, a migliaia davanti alla chiesa in cui il Vescovo, Mons. Carmelo Cuttitta, attendeva di celebrare la Santa Messa, mentre docenti, alunni e compagni dei due cuginetti si disponevano in due file con i fiori bianchi in mano per accogliere al meglio il piccolo Simone. “Siamo stanchi e oppressi, – ha esordito nella sua omelia – stanchi dei momenti difficili che stiamo vivendo e di andare avanti alla rinfusa, senza mai trovare tutte le soluzioni possibili perché alcune di queste cose che accadono non accadano più. Gesù è sceso per salvarci tutti, e nessuno di noi può essere perduto. Simone e Alessio avevano ricevuto la prima comunione, – ha aggiunto – era stato un momento di grande festa in famiglia. E poi, all’improvviso, tutto cambia, e non c’è la più la bellezza dello stare insieme. E’ una società che non ha più valori umani e cristiani, e le responsabilità di queste uccisioni vanno scrutate e tenute in debito conto. Dobbiamo educarci, e fare in modo che nessuno guidi in stato di ebbrezza o dopo aver assunto droghe perché si diventa un pericolo per se stessi e per gli altri. Come credenti facciamo appello alla nostra fede, solo lei può darci la speranza, se ci affidiamo al Signore egli ci consolerà e ci darà la forza di andare avanti”.
Ha la voce rotta dal pianto il Vescovo Cuttitta nel momento della benedizione. “Simone e Alessio – dice – erano due ragazzi innocenti e bellissimi e sono già con il Signore, uniti al Padre misericordioso che può sciogliere i legacci della morte per fare risorgere a vita nuova. Sono nella vita eterna di Dio, gioiosi”. Quindi un appello a chi ha sbagliato in passato e continua a farlo: “Dio è paziente perché è onnipotente, e lascia il tempo per convertirsi a quanti si sono smarriti e non riescono più a ritrovare se stessi e gli altri fratelli. Convertitevi e cambiate vita per essere graditi a Lui”.
Sul finire delle esequie hanno preso la parola anche il Provveditore agli Studi di Ragusa, Filomena Bianco, che si è detta orgogliosa di essere stata la guida scolastica di Alessio e Simone “bambini che profumano di dignità” in una città in cui “è più facile comprare un Suv piuttosto che un libro”, e il Prefetto Filippo Dispenza. “Mi auguro che dal sacrificio di questi piccoli martiri – ha detto – possa partire il riscatto di un’intera città, affinché non sia più ostaggio dell’arroganza criminale e mafiosa. Questa è una città operosa, che ha creato la sua economia dalla terra e che deve tornare ad essere libera in una società libera”. Dispenza ha sottolineato bene come quello di giovedì scorso non sia stato “un semplice incidente” e ha poi annunciato che il giardino del Comune sarà dedicato ai due bambini. Silenzio, invece, da parte di Di Maio e Musumeci.
All’uscita del feretro dalla Basilica, palloncini bianchi in cielo e lunghi applausi. Le due salme saranno tumulate nel cimitero di Vittoria a spese del Comune. Ad eseguire i lavori e le opere murarie sono alcuni muratori che lavorano per conto di una ditta privata, la Petralia, e che per realizzare i loculi non riceveranno alcun emolumento. Un altro gesto nobile, tra i tanti che stanno emergendo in questi giorni, per dimostrare la vicinanza al dolore dei familiari, e il papà di Alessio D’Antonio ringrazia tutti. “Sono tutti con noi. Nel dolore sappiamo unirci – ha detto, riferendosi al popolo vittoriese – e spero che riusciremo a rimanere uniti anche in futuro. Alessio e Simone devono dare a tutti noi la forza di andare avanti”. Di Maio gli ha garantito che provvederà a fare una legge apposita e il signor D’Antonio ha parole di apprezzamento anche per lui: “Lo ringrazio di essere venuto, la presenza dello Stato ci conforta tanto e spero che conforti tutta la città perché siamo tutti genitori e non dobbiamo arrenderci. Vogliamo carcere duro e certezza della pena. Niente sconti, di alcun genere”.
Valentina Frasca